Amsef, approvata la vendita
Approvato l’avvio del percorso di vendita di Amsef e respinta la richiesta di sospensione fino al 31 gennaio, avanzata da Fabio Anselmo
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In quegli anni a Ferrara permisero di sfogare abbastanza il mio liberalismo: tagliammo la spesa corrente, riducemmo le tasse, abbattemmo il debito pubblico, vendemmo la quota di azioni Hera non vincolate dal Patto di sindacato
Sabato 20, dalle ore 15 alle ore 17:30, Fratelli d’Italia organizza un banchetto per raccogliere le istanze della cittadinanza in piazza Trento Trieste
"Per rimpinguare le casse del Comune di Ferrara cominciano a vendere i gioielli di famiglia". Alfredo Valente, ex presidente di Amsef srl e assessore nella giunta Sateriale, entra a gamba tesa nel dibattito sulla dismissione della partecipata
Giada Zerbini, Simone Buriani e Leonardo Uba della missione Lavoro e Sviluppo della segreteria comunale del Partito Democratico di Ferrara intervengono sulla delicata questione dei dipendenti comunali
Oggi, giovedì 30, le commissioni consiliari 3ª e 4ª del Comune di Ferrara esamineranno i testi dei nuovi regolamenti comunali di assegnazione degli alloggi Erp e di Emergenza abitativa. Ma lo faranno senza sentire i diretti interessati, i sindacati degli inquilini. E questo nonostante le ripetute sollecitazioni all’amministrazione comunale da parte delle organizzazioni sindacali di un confronto preventivo alla definitiva approvazione.
Eppure la normativa regionale n. 24 del 2001, all’art. 7, prevede la “concertazione istituzionale” con le organizzazioni sindacali sulle politiche abitative e quindi sulle modifiche che s’intendono apportare ai regolamenti dell’Erp.
Per questo Sunia, Sicet e Uniat chiedono e sollecitano i gruppi consiliari “di ottemperare alla legge regionale richiamata, al fine della correttezza dell’iter procedurale di approvazione dei regolamenti, acquisendo il parere delle organizzazioni sindacali sulle modifiche apportate, prima della discussione nelle commissioni”.
Nel merito delle modifiche proposte, Maurizio Ravani del Sunia, Paola Poggipollini di Uniat d Eva Paganini del Sicet rilevano “alcune pesanti criticità” che riguardano la residenzialità storica senza limiti di punteggio, “che potrebbe penalizzare le giovani coppie e i lavoratori che, per motivi occupazionali, fossero interessati a trasferirsi nel nostro territorio. Questo in contraddizione con la progressiva perdita di popolazione e la natalità di Ferrara”.
Altra criticità riguarda l’obbligo per i residenti stranieri di presentare la certificazione di impossidenza di immobili nei paesi di origine, da produrre attraverso le rispettive ambasciate. “Rileviamo infatti – affermano – le difficoltà, se non l’impossibilità, di acquisire questa documentazione a fronte delle condizioni organizzative o di guerra nei paesi di provenienza. Tale condizione a noi pare fortemente discriminatoria”.
Viene poi la totale esclusione delle organizzazioni sindacali dalla commissione per l’esame dei ricorsi avverso il punteggio ottenuto in graduatoria, “che fa venir meno le forme di tutela nei confronti degli utenti che presentano domanda di alloggio”.
Altrettanto penalizzante è la norma che prevede la decadenza per il rifiuto dell’alloggio proposto in mancanza di valutazione delle condizioni manutentive, dell’ubicazione dell’appartamento e delle condizioni familiari degli assegnatari.
“Chiediamo alle commissioni consiliari di soprassedere all’esame delle modifiche dei regolamenti in attesa di acquisire il parere dei sindacati – aggiungono i tre sindacati -. Rimaniamo pertanto in attesa di essere convocati dall’amministrazione per uno stringente confronto sul merito e sui contenuti delle modifiche apportate o da apportare ai Regolamenti sopra richiamati”.
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