Economia e Lavoro
21 Gennaio 2020
Predisposto un percorso di confronto con tutti i soggetti istituzionali per convergere su agevolazioni fiscali che allineino Ferrara al resto della regione

Cciaa e Confartigianato chiedono misure straordinarie per le imprese del territorio

di Redazione | 2 min

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di Andrea Profili

Camera di commercio e Confartigianato Ferrara fanno squadra per salvaguardare il futuro delle imprese e per il rilancio dell’economia della provincia.

Dopo la campagna per sospendere la fusione delle Camere di commercio di Ferrara e Ravenna e rivendicarne l’autonomia, il segretario provinciale di Confartigianato Ferrara Paolo Cirelli e il presidente della Camera di commercio Paolo Govoni hanno ribadito insieme la necessità di adottare misure straordinarie e agevolazioni fiscali per le imprese del territorio. Si tratta di un settore notoriamente in difficoltà, quello delle imprese ferraresi, che ha visto negli ultimi anni perdere quasi 1500 attività. Ad oggi Confartigianato Ferrara rappresenta un numero di aziende espresse in un totale di circa 11mila posti di lavoro nel territorio, per un peso economico complessivo di circa 600milioni di euro.

“Confartigianato, insieme alla Camera di commercio di Ferrara, che ha sempre dimostrato di comprendere le esigenze delle imprese del territorio – commenta Cirelli di Confartigianato – ha ideato un progetto di proposte politico sindacali da declinare insieme al Comune, alle istituzioni, alla Provincia e a tutti i suoi sindaci, ai consiglieri regionali e ai parlamentari. Partendo dalla Camera di commercio, che per noi è la casa delle imprese e la prima autorità istituzionale economica del territorio, vogliamo iniziare un percorso di confronto che, partendo dal basso delle istituzioni più prossime per poi giungere a quelle regionali e nazionali, possa convergere su progettualità straordinarie come una sensibile fiscalità di vantaggio e la prossima programmazione dei Fondi Europei”.

“Siamo convinti  – aggiunge Cirelli – che siano necessarie misure straordinarie riservate alle imprese di Ferrara e a quelle che potremmo attrarre in futuro grazie a queste manovre, avvicinandoci quindi alle caratteristiche socio economiche della nostra Regione. Serve supporto anche verso il problema demografico della nostra Provincia, strettamente legato al mondo accademico, che consenta alle imprese di investire e trattenere in città una risorsa come i giovani studenti e le loro competenze”.

“Condivido pienamente gli aspetti e i punti sostenuti da Confartigianato – aggiunge Govoni di Camera di commercio -. Attraverso la coesione sociale e istituzionale possiamo generare valore. La coesione è un elemento fondamentale in una provincia come questa, dove abbiamo visto quanto sia difficile portare avanti delle battaglie da soli. Costruire le condizioni che consentano alle imprese di investire ed esprimere le loro potenzialità è una responsabilità di tutti: delle istituzioni e della politica, delle forze economiche e sociali. Dobbiamo quindi riportare le imprese e il lavoro al centro dell’attenzione, perché il futuro della provincia è inscindibilmente legato alle piccole e medie imprese, che producono ricchezza, innovazione, occupazione e che alimentano la connettività del tessuto sociale”.

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