(foto di archivio)

di Andrea Mainardi

Con davvero più nulla da perdere la Spal si affaccia alla partita contro la Roma in cerca di un segnale di vita, una scossa che possa ridare senso a un campionato sempre più simile a una ‘via crucis’.

In settimana la dirigenza spallina ha riconfermato la fiducia a Leonardo Semplici un po’ per mancanza di alternative e un po’ per responsabilizzare un gruppo di giocatori che, al netto delle pesanti assenze, non sta neanche lontanamente rendendo secondo le aspettative. Incassata la durissima sconfitta contro il Brescia la Spal dunque non può far altro che provare a ricominciare: “Personalmente sono ripartito subito martedì – racconta mister Semplici – per trasmettere la giusta compattezza e la voglia di uscire da questa situazione. È giusto essere delusi per domenica così come avere voglia di rivalsa, mi auguro che la reazione ci sia in campo contro la Roma. La squadra sta bene e cercherà di dimostrare i propri valori. Con la dirigenza ci siamo messi tutti in discussione cercando di rimanere vicini ai ragazzi secondo le linee guida degli ultimi anni”.

Un mix di episodi avversi e rendimenti insufficienti ha abbattuto la squadra: “Bisogna tirare fuori qualcosa in più dato che non stanno arrivando i risultati che la gente pretende da questa squadra. Ci sono state assenze e situazioni che non sono andate come eravamo abituati, la Spal è una squadra che può e deve dimostrare il proprio valore e sta esclusivamente a noi invertire la tendenza negativa”.

Contro i giallorossi si cambierà qualcosa nel limite del possibile:”Nessuno cerca alibi o scusanti, sicuramente qualcosa cambieremo rispetto all’ultima giornata cercando di recuperare giocatori che ci diano anche un diverso apporto dal punto di vista tattico. Il giocare a due punte sarà sicuramente una valutazione da fare, anche con un trequartista. Sono convinto che ci sarà grande voglia di rivalsa”.

Per Semplici non ci sono dubbi su chi debba calciare dagli undici metri nonstante gli ultimi pesantissimi errori: “Il nostro rigorista è Petagna, sta a lui decidere se tirarlo o meno ma se non dovesse sentirsela ci sarà il sostituto”.

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