Attualità
27 Novembre 2019
La vicepresidente della Camera: “Il ricavato devoluto alle famiglie affidatarie di orfani di femminicidio”

Mara Carfagna applaude il video rap degli studenti del Copernico-Carpeggiani

di Redazione | 4 min

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di Lorenzo De Cinque

Ha voluto esserci a tutti i costi Mara Carfagna al al Cinema Apollo di Ferrara per la presentazione del lavoro degli studenti dell’istituto tecnico Copernico-Carpeggiani.

Anche perché è stata lei – con la sua campagna “Non è normale che sia normale”, che sui social l’anno scorso ha avuto 210.000 condivisioni, 2.100.000 like e 23.000.000 di visualizzazioni – la ‘musa ispiratrice’ della omonima canzone rap, prodotta e incisa dagli alunni che hanno seguito il progetto pilota “The New Poets”, nato dallo studio della violenza maschile e diventata materia interdisciplinare per tutto l’arco dei cinque anni di studio dell’istituto.

“Sono veramente emozionata e quando ho visto il video da voi realizzato è stato amore a prima vista”. Questo il primo commento della vicepresidente della Camera per canzone rap e video, che sono ora in vendita da oggi su tutti gli store on line.

Inoltre, per non lasciare questa iniziativa fine a se stessa, “abbiamo deciso di comune accordo – continua la deputata – che il ricavato della vendita di questa canzone sarà devoluto per una giusta causa, ossia per sostenere le famiglie affidatarie di orfani di femminicidio”.

Non è passato di certo inosservata l’approvazione di due fondi importanti proprio due giorni fa, “uno per accompagnare la vita difficile di questi ragazzi attraverso borse di studio, corsi di formazione scolastica e di inserimento lavorativo; l’altro, invece, per sostenere i bisogni quotidiani delle famiglie che si prendono cura di questi bambini”. La parlamentare ha poi ringraziato i giovani e ha affermato: “mi piace pensare che la nostra battaglia abbia contribuito a sollecitare il Governo”.

Il nome della campagna di sensibilizzazione, come raccontato dalla Carfagna “nasce dal fatto che comportamenti violenti sono ancora considerati normali, come se si trattassero di appendici a un rapporto d’amore. In realtà – prosegue la deputata – c’è soltanto brutalità, volontà di dominio, di possesso, una cultura che si fonda su rapporti ancora diseguali tra i sessi. Tutto questo, quindi, va contrastato cominciando a far capire che non è normale che sia normale”.

E poi rilancia il ruolo della scuola: “Sono palestre di vita, laboratori preziosi dove insegnare il rispetto dell’altro, indipendentemente dalle diversità. Bisogna fare in modo che esperienze come questa vengano valorizzate e considerate come modelli da imitare”.

In prima linea il dirigente scolastico Roberto Giovannetti, il quale ha ribadito “questa è la nostra idea per sensibilizzare i giovani e di riflesso anche la società ferrarese”. Ma l’Istituto si colloca anche sul solco dell’avanguardia con l’introduzione della materia “Contrasto alla violenza di genere”, “un vero e proprio percorso verticale tra tutte le materie – continua il preside – in modo tale da combinare gli aspetti giuridici, sociali e culturali per l’analisi del problema”.

Ma un ruolo di primaria importanza è stato assunto da Marco Toscano, insegnante di lettere dell’Istituto, il quale ha proposto agli studenti la realizzazione della canzone, sempre con la prospettiva che “la violenza contro le donne si combatte tutti i giorni”.

Le ragazze e i ragazzi, in particolare, hanno accettato di buon grado la proposta del docente e a posteriori dichiarano: “Le emozioni provate sono state rabbia e tristezza perché chi ti ama non ti mette le mani addosso ma ti rispetta” oppure “Orgogliosa di aver partecipato per affermare la parità di genere”.

Presenti all’evento anche numerose autorità del territorio tra cui Pinuccia Niglio, in rappresentanza del Prefetto, il provveditore Giovanni Desco, il generale dell’Arma dei Carabinieri Gabriele Stifanelli, l’assessore alla pubblica istruzione Dorota Kusiak, i quali hanno lodato i ragazzi per l’iniziativa e mandato messaggi importanti sul ruolo a cui possono assurgere nel combattere questo crescente fenomeno.

A seguire, si è svolta una tavola rotonda con importanti esperti della tematica. Patrizio Bianchi, assessore regionale alla scuola, ha sottolineato l’importanza della scuola “nell’affrontare questi grandi temi e creare una comunità che non abbia paura dell’altro”.

Altro importante intervento quello della psicologa e psicoterapeuta del centro antiviolenza “Donna Giustizia” di Ferrara Monica Borghi che ha esposto “la necessità di entrare nelle scuole perché per comprendere la violenza e quindi sconfiggerla, occorre parlarne”. Infine, l’intervento del Dott. Michele Poli, presidente del centro di ascolto Uomini Maltrattanti di Ferrara, il quale ha precisato che “la violenza è generata dal terrore di essere fuori dal modello maschile femminile” e, in più, “ognuno è violento in qualche aspetto, bisogna rendersene conti, accettarsi e spurgarsi”.

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