Scritta sull’autobus: “Magrebini ai forni”
“Magrebini ai forni”. È la scritta comparsa questa mattina su un autobus della Linea 11. Se n'è accorta una signora anziana che ha inviato la segnalazione all'attivista del Pd Diego Marescotti
“Magrebini ai forni”. È la scritta comparsa questa mattina su un autobus della Linea 11. Se n'è accorta una signora anziana che ha inviato la segnalazione all'attivista del Pd Diego Marescotti
"Il Partito Democratico non ha mai parlato di razzismo, né negato che parte importante del fenomeno riguardi minorenni stranieri". È questa la "semplice verità" con cui Giada Zerbini, segretaria del Partito Democratico di Ferrara, risponde al sindaco Alan Fabbri
Botta e risposta tra i consiglieri del Pd di Ferrara e il vicesindaco Alessandro Balboni che sui social li aveva accusati di "lanciare accuse e cercare il titolone sui giornali"
"Operazione priva di una visione organica e gestita in modalità puramente emergenziale". È questo il pensiero della segreteria comunale del Pd sul trasferimento in via sperimentale del mercato del lunedì all’area dell’Acquedotto Monumentale
Ad intervenire sul dibattito "sulla micro criminalità cittadina dei cosiddetti 'maranza'" è anche il segretario provinciale di Azione Danny Farinelli
“È dal mio punto di vista inconcepibile che Barbara Paron, come presidente della Provincia, si permetta uno sgarbo istituzionale così marcato solo perché incapace di accettare che i cittadini hanno scelto la Lega e non il suo partito per guidare Ferrara”. Interviene duro Alan Fabbri, sindaco di Ferrara, dopo il forte gesto della presidente della Provincia di abbandonare le celebrazioni in piazza per il 4 novembre nel momento in cui il vicesindaco Nicola ‘Naomo’ Lodi, in sostituzione proprio di Fabbri, si aggingeva a leggere il discorso.
“Il gesto di lasciare la piazza per non ascoltare le parole del vicesindaco che faceva oggi le mie veci è una evidente mancanza di rispetto, per la democrazia e per le istituzioni che proprio oggi sono state celebrate”, attacca ancora il primo cittadino “È inutile riempirsi la bocca di belle parole sui principi civili, sulla coesione e sull’inclusione se poi non si è nemmeno capaci di rispettare e di ascoltare chi la pensa politicamente in modo diverso dal proprio – aggiunge – soprattutto in un’occasione come quella di oggi nella quale peraltro nessuno avrebbe dovuto indossare i panni della politica, ma ognuno dedicarsi attivamente a rafforzare il senso di inclusione e di unità nazionale”.
“Spero – conclude Fabbri – che la presidente si ravveda e dimostri con i fatti ai cittadini che cosa significa la civile con azioni di apertura istituzionale che pongano fine a questa insulsa guerriglia che va a scapito esclusivamente dei ferraresi. Quella di oggi è una dimostrazione di rancoroso e inutile risentimento di cui dovrebbe chiedere scusa”.
Un duro attacco al gesto di protesta della Paron arriva, sempre dalla destra, dal senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni: “Mai in passato si era verificato un simile atto di arroganza istituzionale nell’occasione più sacra che può esserci per tutti coloro che credono nell’unità nazionale e nel ruolo insostituibile a difesa della democrazia, dell’indipendenza e della libertà, che viene svolto con grande abnegazione e sacrificio dalle nostre Forze Armate”.
Per Balboni “Ferrara non merita un presidente della Provincia che svilisce il proprio ruolo istituzionale in una occasione cosi importante trasformandolo in un strumento di sterile polemica di parte. Tra l’altro falsa, in quanto è a tutti noto che un anno fa il vicesindaco Naomo Lodi, all’epoca dei fatti semplice cittadino (in realtà era segretario comunale della Lega, ndr), non sostituì alcuna bandiera tricolore, ma, durante la notte, issò -per pochi minuti- sul pennone ancora libero la bandiera del proprio partito. Gesto non condivisibile, sia ben chiaro, ma che non giustifica in alcun modo l’atteggiamento del Presidente della Provincia”.
“Credo che ad una mancanza così grave debbano seguire necessariamente le dimissioni dell’interessata” conclude Balboni, che annuncia che presentera un’interrogazione urgente domani stesso, “per chiedere se gli esponenti del governo che appartengono allo stesso partito della Paron condividono il suo gesto e quale giudizio ne diano”.
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