Cronaca
18 Ottobre 2019
Un uomo è accusato di tentato omicidio, ma bisogna valutare la sua effettiva capacità di intendere e di volere

Infastidito dal rumore staccò il respiratore a un’anziana: a processo

di Daniele Oppo | 2 min

Leggi anche

Previsioni meteo del 30 aprile

Stato del cielo: sereno o poco nuvoloso, con il transito di velature compatte specie nel pomeriggio-sera. Precipitazioni: assenti. Temperature: minime comprese tra +9°C e +10°C, massime comprese tra +20°C e +24°C. Venti: deboli dai quadranti orientali. Stato del...

Cento, i Nas trovano sporco in un ristorante. Chiesta la sospensione

Nel fine settimana i carabinieri di Cento, coadiuvati dal personale del Nucleo Antisofisticazioni di Bologna, ha svolto un servizio straordinario di controllo del territorio volto a prevenire la commissione di reati predatori e accertare accertare il rispetto delle norme di carattere igienico sanitario da parte degli esercizi di ristorazione

Una perizia stabilirà se al tempo era capace d’intendere e di volere e se sia oggi capace di stare in giudizio. Di certo su M.M. pende un’accusa gravissima, quella di tentato omicidio per aver staccato la spina al respiratore che teneva in vita la sua anziana vicina di stanza in ospedale.

Il fatto è avvenuto il 4 novembre del 2018 all’ospedale di Cona, dove l’uomo era ricoverato per dei problemi polmonari. Il suo gesto sarebbe stato dettato dal fastidio per un sibilo emesso dalla pompa del respiratore. Per questo avrebbe staccato direttamente il cavo della corrente e poi chiuso la porta della stanza. Ad accorgersi di tutto, e per fortuna, è stata un’infermiera che, notando la porta chiusa, è entrata per controllare che tutto fosse in regola e ha trovato l’uomo con ancora la spina in mano.

Il suo difensore, l’avvocato Stefano Tubi, ha depositato una consulenza psichiatrica che lascia molti dubbi sulla capacità d’intendere e di volere dell’uomo, anche per via di una malattia che lo colpisce da tempo. Il collegio giudicante ha disposto una perizia a tal fine, per dirimere eventuali dubbi residui.

Il tribunale ha anche disposto una perizia medica per valutare la capacità dell’imputato di rimanere in carcere – dove il suo soggiorno è molto problematico – anche sulla scorta di una relazione sanitaria effettuata dal medico dell’Arginone, datata marzo 2019, che afferma l’incompatibilità con la detenzione carceraria.

Al momento, con anche il parere negativo espresso dal pm Ciro Alberto Savino, è stata negata la revoca della detenzione, ma entro fine mese è atteso il responso del medico per una nuova – ed eventualmente diversa – decisione.

“Io non avrei mai fatto del male alla signora”, ha comunque detto l’imputato in una estemporanea dichiarazione rivolta ai giudici.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com