Politica
31 Luglio 2019
L'arrivo di risorse regionali e della protezione civile permette di chiudere il buco di 143mila euro e di destinare un gruzzolo alle opere pubbliche

Ok dal Consiglio provinciale all’assestamento di bilancio

di Redazione | 2 min

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(archivio)

Con sei voti favorevoli (Nicola Minarelli, Simona Penini, Davide Bertolasi, Anna Celati, Piero Fabiani e la presidente, Barbara Paron), è stata poi approvata la delibera di assestamento generale al bilancio 2019-2021, salvaguardia degli equilibri dei conti e variazione al bilancio di previsione, con applicazione di parte dell’avanzo di amministrazione 2018.

Contro la delibera hanno votato i quattro consiglieri di minoranza presenti nella seduta: Michele Sartini, Mauro Zanella, Rita Canella e Gino Soncini, motivando il loro no con la mancanza di collaborazione da parte dell’amministrazione Paron.

Un voto contrario che ha impedito l’immediata eseguibilità della delibera (la legge prescrive la maggioranza dei consiglieri assegnati, non dei presenti), con la conseguenza che occorre attendere i dieci giorni di pubblicazione dell’atto all’albo prima che diventi esecutivo.

L’assestamento è una specie di tagliando di metà anno sui conti dell’amministrazione provinciale, con verifica sui residui, sulla cassa, sull’effettiva esigibilità dei crediti e sullo stato contabile delle partecipate.

In particolare, la revisione gestionale ha dovuto chiudere il buco di 143mila euro provocato dal trasferimento a carico degli enti locali dei tagli applicati dalla legge finanziaria al ministero dell’Interno, e agli altri ministeri, per effetto delle misure di contenimento della spesa pubblica.
Buco tamponato grazie a maggiori entrate provenienti prevalentemente dalla Regione Emilia-Romagna.

Risorse, inoltre, che sommate all’applicazione di parte dell’avanzo di amministrazione 2018 per 250mila e a 350mila euro di rimborsi dalla Protezione civile per danni da maltempo, hanno consentito di mettere insieme un gruzzolo che la Provincia ha in programma di spendere sul capitolo lavori pubblici, che vuol dire sicurezza strade e scuole.

Interventi, comunque, non destinati a subire rallentamenti di esecuzione, anche se la delibera in questione dovrà rimanere pubblicata per dieci giorni, anziché essere immediatamente esecutiva.

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