di Giuseppe Malatesta
Comacchio. “Piuttosto che umanizzare il fratino avrei aperto una discussione seria attorno a Jovanotti e al messaggio che il Wwf lancerà con il Jova Beach Party”. Per il sindaco Marco Fabbri, intervenuto a margine della conferenza stampa degli organizzatori del grande evento, quella del concertone è stata – perlomeno finora – un’occasione persa per affrontare il tema della salvaguardia ambientale del litorale.
“A differenza di altri, in maniera propositivi, il Wwf ci ha messo faccia e impegno du un progetto che non dimentichiamo nasce con l’obiettivo di sensibilizzare migliaia di persone su un tema come quello della plastica in mare. Un tema – punzecchia Fabbri – ancora non tanto percepito oggi nel nostro Paese, se consideriamo che chi dovrebbe rappresentare i verdi in Italia guadagna voti che restano sotto l’1% del totale: probabilmente c’è un problema di comunicazione dei temi ambientali”.
“Vorrei evitare di amplificare l’ignoranza di alcuni pochi, a cui preferisco rispondere con i fatti, ma in queste settimane ha avuto un eco eclatante anche il silenzio di tutti gli altri: mi aspetto qualcosa in più, mi aspetto che prima o poi le voci dei tanti (le voci di assenso all’iniziativa, ndr) possano venir fuori. A mio parere l’approccio strategico dei pochi contrari a questo tour musicale è stato poco intelligente: Greta Thunberg ha aperto un varco, un volto popolare come quello di Jovanotti poteva (e può ancora) farsi portavoce di un grande messaggio di salvaguardia e di valorizzazione, ma si è preferito mettere avanti la mera contrapposizione con il Fratino”.
“Aldilà di quello che ci dicono i tecnici – si scalda Fabbri – noi conosciamo quella spiaggia e sappiamo quello che stiamo facendo, siamo nati qui. Tutta questa polemica mi lascia l’amaro in bocca. Forse molti lo hanno dimenticato, ma nel 2012, componendo la mia prima giunta, avevo invitato Legambiente ad esprimere l’assessore all’ambiente e all’urbanistica: si sono tirati indietro preferendo restare tra quei pochi che parlano a vanvera. Da allora abbiamo messo in sicurezza 100/150 ettari di territorio, aree fino a quel momento lasciare alla mercé di chiunque, con centinaia di auto parcheggiate sulle dune da Spina a Volano”.
Stessa sorte per l’area che ospiterà il Jova Beach Party: “Sfido chiunque a dire che l’area non sia stata tutelata. Ci aspettiamo che migliori ulteriormente grazie a questo progetto, che per il territorio è secondo noi una grandissima opportunità”.
E se all’organizzazione ‘spaventata’ da tante polemiche Fabbri rilancia esprimendo il desiderio di un’area spettacoli che accolga ogni anno concerti estivi a pagamento con grandi artisti internazionali, ai cittadini il sindaco suggerisce di “tenersi stretta questa opportunità: è la prima, ma volete che sia l’ultima?”.
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