Tresignana. È di questi giorni la comunicazione del ministero relativa alla quantificazione dei contributi straordinari per i Comuni fusi. E al Comune di Tresignana, a bilancio preventivo approvato, spettano 481.773 euro, pari alla metà del contributo stabilito per legge (pari al 60% dei trasferimenti erariali del 2010).

Una scoperta che ha amareggiato il sindaco Laura Perelli: “Legittimamente abbiamo tutti fatto affidamento su risorse che avrebbero consentito la programmazione di lavori pubblici e investimenti lungimiranti per il rilancio dei nostri territori, ma che, alla luce di quanto stanziato dal governo, potrebbero subire un notevole ridimensionamento”.

“Ciò non è corretto e rappresenta una terribile ingiustizia nei confronti di chi ha fortemente voluto e lottato in nome di un riordino istituzionale incentivato da stato e regioni – attacca il neo primo cittadino -. Una tale contrazione di risorse operata dal Governo viola il patto siglato con la cittadinanza e contribuisce ad alimentare quel clima di instabilità ed incertezza che con la fusione si voleva contrastare”.

“Il budget stanziato dal governo (circa 40 milioni di euro) non basta a garantire ad ogni comune il contributo economico che era stato promesso e sulla base del quale i cittadini si sono espressi nei referendum” ribadisce Perelli secondo cui, per rimediare, “è sufficiente che il governo incrementi il budget stanziato di ulteriori 35 milioni, importo che servirebbe per garantire a tutti il contributo a cui hanno diritto (e che rappresenta lo 0,004% del bilancio del settore pubblico italiano)”.

Ora si prepara la mobilitazione: “È già in corso di coordinamento una mobilitazione a livello nazionale di tutti i sindaci dei comuni che hanno intrapreso questo difficile percorso che ha incontrato il favore, non scontato, delle nostre comunità – riferisce il sindaco Perelli -. Parteciperò e promuoverò con forza e determinazione a nome di tutta la comunità che oggi rappresento ogni iniziativa utile a far ottenere al comune di Tresignana quanto ci spetta perché è per questo che la cittadinanza ha sostenuto il percorso della fusione”.