Politica
21 Giugno 2019
Manuela Macario risponde alle polemiche sull'incontro con Fabbri: "La politica non è una guerra: non dobbiamo comportarci come le persone che critichiamo"

Arcigay, il pragmatismo prima di tutto: “Se abbatteremo anche solo un pregiudizio, sarà una vittoria”

di Ruggero Veronese | 3 min

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“Spaccature all’interno dell’Arcigay di Ferrara? Nessuna: avevamo già deciso in anticipo la nostra strategia e come comportarci in caso di vittoria di Alan Fabbri alle elezioni, più di un mese fa. E i nostri soci hanno apprezzato la nostra iniziativa di incontrare il nuovo sindaco per dare un segnale di serenità e distensione, considerato anche che il clima politico in questo periodo è molto teso”. Non si sottrae alle domande sulla polemica degli ultimi giorni sull’incontro con la nuova amministrazione a guida leghista Manuela Macario, componente della segreteria nazionale di Arcigay, all’indomani della periodica riunione del direttivo dell’associazione.

Un direttivo che nonostante diverse critiche esterne si è ritrovato compatto su una linea comune e che più che alle “posizioni ideologiche” guarda al lato pratico della vicenda: la necessità di instaurare un rapporto con la nuova amministrazione e l’effetto che questo potrà avere per ‘smussare’ alcuni estremismi e intolleranze tuttora diffuse. “Da anni siamo abituati a leggere ogni sorta di attacco e insulto sulle nostre pagine – spiega Macario -, anche da parte di sostenitori della Lega che nei giorni scorsi si auguravano che Fabbri bloccasse le nostre iniziative o ci facesse chiudere. Durante l’incontro in Comune, il sindaco ci ha garantito che non ci sarà mai alcun problema di fronte alle nostre iniziative e questo è un messaggio importante soprattutto per il suo elettorato, perchè magari chi ci scriveva messaggi di quel genere ci penserà due volte, sapendo che nemmeno il sindaco che ha scelto sostiene certe posizioni”.

L’incontro insomma, semmai ci fosse mai stato qualche reale dubbio, “non rappresenta né una vicinanza politica né un salto sul carro del vincitore, come qualcuno in questi giorni ha scritto. Deve essere la normalità per un’associazione che rappresenta una comunità di cittadini incontrare l’amministrazione della sua città, e del resto se tagliassimo ogni rapporto con una giunta per il suo colore politico ci comporteremmo esattamente come le persone che critichiamo”.

Parole che per Macario rappresentano un richiamo in particolare per quelle persone che in questi giorni hanno criticato Arcigay per questioni più ideologiche che pratiche: “In realtà i commenti più duri che abbiamo letto in questi giorni, salvo un paio di interventi di rappresentanti di Arcilesbica, non provenivano dalla comunità lgbt, ma da persone che non hanno mai partecipato alle nostre iniziative e che ci criticano solo per aver incontrato la Lega. Non ho mai nascosto di essere lontanissima dalle idee del partito di Salvini, ma allo stesso tempo penso che dovremmo tutti impegnarci a non guardare alla politica come a una continua guerra tra le parti. Se Fabbri verrà a una nostra iniziativa con dieci suoi sostenitori, e anche uno solo di questi si interesserà a quello che facciamo e capirà l’assurdità di molti pregiudizi e luoghi comuni sulle comunità lgbt, per noi sarà una vittoria”.

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