Politica
16 Maggio 2019
Il coordinatore del partito guidato da Giorgia Meloni a Ferrara: "Alle prossime elezioni sarà importante dare l'idea di qualcosa di diverso"

Fratelli d’Italia, Balboni accoglie Crosetto e assicura: “Rilanceremo diverse zone della città”

di Redazione | 3 min

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da sinistra: Michele Barcaiuolo, Guido Crosetto e Alessandro Balboni

di Davide Soattin

A poco meno di due settimane dalle elezioni amministrative che daranno a Ferrara un nuovo sindaco, ospite della sezione cittadina di Fratelli d’Italia è stato il coordinatore nazionale Guido Crosetto, protagonista di un confronto con la platea sulle tematiche relative al futuro ormai prossimo della città.

Prima dell’intervento dell’onorevole però, c’è stato spazio per le considerazioni di Michele Barcaiuolo, portavoce di FdI in Emilia-Romagna: “Il prossimo 26 maggio Ferrara avrà una responsabilità importante. In regione infatti, sarà il Comune principale da cui ci auguriamo di togliere una bandiera rossa vecchia di 74 anni, per issarvi il tricolore. Qui il vento del cambiamento soffia ancora più forte e ci porterà a disarticolare un sistema di potere”.

“Siamo convinti di poter conquistare Ferrara – ha aggiunto l’esponente del centrodestra – e, insieme a essa, anche altri Comuni come Copparo e Argenta. Abbiamo soluzioni concrete e realizzabili, senza fare proposte non mantenibili come qualcun altro invece sta facendo. Dobbiamo smettere le scarpe col tacco e indossare quelle da tennis per correre. Non dobbiamo lasciare nulla al caso”.

Successivamente, Alessandro Balboni ha illustrato alcune delle proposte partitiche per il rilancio dell’economia e dell’occupazione nel nostro territorio: “Abbiamo un’idea molto chiara di Ferrara e di come deve essere il suo centro storico. Oggi assistiamo a numerose serrande abbassate e troppi negozi che non rendono onore e non sono all’altezza della città, e per vedere tutto ciò basta camminare in San Romano. Il nostro obiettivo sarà quello di occuparci di tutte quelle zone a rischio desertificazione, grazie ad appositi incentivi che andranno a detassare e favorire l’apertura di attività anche in aree a rischio criminalità, come per esempio la zona Gad”.

“Questi incentivi – ha poi proseguito Balboni – andranno inoltre a interessare tutti coloro che avranno intenzione di aprire negozi in centro storico, favorendo soprattutto l’abbellimento delle vetrine per renderle così più accattivanti nei confronti dei clienti. Avremo dunque un occhio di riguardo per chi abiterà il centro e per i servizi che ci saranno al suo interno. L’intenzione sarà quella di rilanciare diverse zone della città e ridare a Ferrara quel bel centro storico che anni fa la contraddistingueva”.

Una missione politica – quella del gruppo ferrarese di FdI – che, dopo la benedizione ricevuta nelle scorse settimane da Ignazio La Russa, ha trovato il sostegno anche nelle parole di Guido Crosetto: “Alle prossime elezioni sarà importante dare l’idea di qualcosa di diverso. Vogliamo rappresentare un modo diverso di fare politica, che sia con la p maiuscola. O noi riscopriamo questo valore, o il Paese è destinato a morire. A me non interessa il numero di voti che otterremo, a me interessa la nostra capacità nel disseminare i nostri valori e il nostro modo di fare politica. Una politica fatta di cose concrete, che facciano bene al popolo. Dovremo essere qualcosa di diverso, e dovremo farlo per l’Italia”.

In chiusura, tra i diversi temi toccati dall’onorevole del partito di Giorgia Meloni, c’è stato spazio anche per un breve scambio di battute con il pubblico sulla vicenda relativa al fallimento e conseguente crac di Carife, una banca che “non aveva le caratteristiche delle altre banche fatte chiudere” e che se “fosse stata mia, e se fossi stato ferrarese, mi sarei battuto fino alla morte per salvare”, vista una “storia di più di duecento anni e una presenza importante sul territorio, che le permetteva di conoscere bene i clienti, le loro storie e tutte le loro diverse situazioni”.

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