Faccio il sovversivo 2.0
27 Aprile 2019

Cari amici del Pd, ero con voi e non ve ne siete accorti

di Faccio | 2 min

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L’ennesima vertenza, l’ennesima lotta, sempre contro il profitto e contro il capitale

Che la classe operaia abbia una crisi esistenziale non lo dico io, è un dato di fatto. Basti pensare che per la vertenza del 2013, quando ancora i social non invadevano le nostre menti come adesso, una sera mi alzai da tavola per andare in una sede di partito a pochi passi da casa, presi la parola e dissi  che la nostra BERCO stava per affondare e che, secondo me, il pericolo di scontri sociali tra di noi era molto vicino

Avete mai provato?

Avete mai provato ad uscire di casa alle 22,00 e fare ritorno alle 6,00 della mattina dopo e non per fare serata, ma per andare al lavoro? Avete mai provato a partire di casa quando sta per cominciare un evento serale che vi interessa? Avete mai provato ad andare...

Noi siamo la Berco

Sono giorni molto intensi quelli che stiamo affrontando in fabbrica, il clima non è per niente buono e non si lavora affatto bene, anche se la speranza che tutto si sistemi è sempre tra di noi: stiamo uniti, non dobbiamo fare l’errore di dividerci, tutti insieme per un unico scopo, cioè salvare l’occupazione e riportare Berco dove era un tempo

Cari amici del PD, mi chiedete dov’ero???

Ero insieme a voi, ma forse non ve ne siete accorti, troppo impegnati a fare calcoli elettorali.

Ero in piazza, con mia figlia di 7 anni che faceva sventolare la bandiera con la falce e il martello attaccata alla bicicletta, forse l’ultima volta in cui una bandiera rossa ha sventolato nella piazza di Copparo.

Ero con la segretaria di Rifondazione che veniva derisa per aver detto compagne e compagni all’inizio del comizio conclusivo.

Ero in tutte le frazioni a difendere l’amministrazione Rossi dagli abitanti incavolati perché abbandonati.

Ero ai congressi della FIOM-CGIL a desiderare un partito che ci facessse sperare in qualcosa di diverso.

Ero in piazza a fianco del sindaco come presidente A.N.P.I ad elencare i nomi dei partigiani e delle staffette del Copparese, anzi se guardate attentamente la foto nella pagina di Copparo “Copparo celebra la Liberazione” mi si può vedere mentre sto parlando.

Ero il 25 Aprile alla Tratta con il pugno alzato a cantare Bella Ciao.

Non ho mai scelto la strada più comoda, io no. Perché potrei anche non espormi, invece lo faccio pubblicamente e senza alcun guadagno.

Di Maio e il moVimento per fermare le destre, hanno ad esempio festeggiato il 25 aprile.

Mi volete dire che per fermare l’avanzata delle destre devo votare le civiche che vi supportano? Seriamente?

Invece che davanti ad un caffè preferirei conoscere a mezzo stampa le scelte politiche che hanno difeso i lavoratori nell’ultima legislatura, si allude forse allo sbaracco? O a cosa?

Inoltre ho detto di votare Partito Democratico, se ci si riconosce in un percorso politico che non condivido, ma rispetto, così come ho espresso la mia avversione alle liste civiche.

Mi viene un dubbio: se le mie perplessità erano rivolte alle civiche, perché mi rispondete voi? Vi sentite in qualche modo coinvolti?

“E allora il Pd” non è una dialettica che mi appartiene, non ho mai utilizzato questa espressione e l’assenza della sinistra in queste elezioni è un dato di fatto, perché nel Pd la sinistra è minoritaria: ha vinto la parte popolare, l’ex Dc ha trionfato e la sinistra non c’è.

Tanto che a creare i “lager” libici non è stato Salvini, ma Minniti, per dire.

Anche io mi sarei aspettato molto di più, questa è la normale dialettica pre elettorale e mi stupisco di quella che mi sembra una reazione un po’ scomposta.

Buon 25 Aprile che fu e buon 1 Maggio a venire.

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