“Le critiche esposte al convegno ‘Oltre la propaganda’ contribuiscono invece ad alimentare una mistificazione mediatica delle politiche del governo che gli italiani, e anche i ferraresi, ci hanno chiesto con forza il 4 marzo 2018”. È questa la replica dei parlamentari leghisti Maura Tomasi e Emanuele Cestari a quanto esposto sabato a Ferrara nel convegno delle Cgil.
“Le obiezioni mosse sono venusiane: il decreto sicurezza avrebbe tolto diritti, fatto perdere posti di lavoro e minato il mondo della cooperazione. Nulla di più distante dal vero – continuano i parlamentari del Carroccio –. Il decreto voluto dal ministro Salvini mette in fila la questione dei ‘furbetti’ del permesso di soggiorno, dovendo indicare specifici motivi per il rilascio, garantendo chi fugge da fame o guerra ma ribadendo il principio che l’accoglienza indiscriminata sfavorisce prima di tutto gli immigrati regolari che vedono passarsi davanti tutti coloro che adducono ragioni poi sconfessate dalle commissioni territoriali”.
“Abbiamo anche detto basta al buonismo d’accatto di chi lucrava sull’immigrazione costruendoci sopra un business immondo, in patria e all’estero, sulla pelle di disperati, che finanziava il terrorismo internazionale in viaggi della speranza che spesso si concludevano tragicamente – proseguono Tomasi e Cestari -. In casa nostra abbiamo assistito a trasmutazioni del fenomeno cooperativo, nato come valore aggiunto di solidarietà, e per questo costituzionalmente tutelato, che anziché promuovere la mutualità favoriva la speculazione privata, gonfiando le tasche di pochi a scapito dei molti. Questa intollerabile ingiustizia è stata fatta finire, parametrando i rimborsi all’effettivo svolgimento delle attività essenziali”.
“Con i proventi della finta solidarietà migrantista si è già garantita sicurezza, attraverso nuovi uomini di polizia e nuovi mezzi – concludono i due deputati leghisti -. Per noi non basta fermare l’immigrazione clandestina, serve anche ripristinare legalità e sicurezza. I cittadini ci hanno chiesto questo e noi lo stiamo facendo: dalle parole ai fatti”.
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