Cronaca
12 Aprile 2019
Il Comitato Vittime della Pubblica Amministrazione ha desistito dall'intenzione di chiedere la nomina di un nuovo consulente tecnico

Morte per legionella, i famigliari di Catozzi fiduciosi nel lavoro della procura

di Redazione | 2 min

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Nessuna imperizia, nessuna negligenza: il Comitato Vittime della Pubblica Amministrazione desiste dall’intenzione di chiedere la nomina di un nuovo consulente della procura, verso la quale esprime “rinnovata fiducia auspicando una imminente chiusura delle indagini”. Si conclude così la polemica tra il comitato che assiste i familiari di Giuliano Catozzi, morto di legionella a Cona nel luglio 2015, e la procura di Ferrara, alla quale era stata chiesta più celerità nel portare a termine l’inchiesta.

“La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ferrara e, nello specifico, il Sostituto Procuratore Dott. Ciro Alberto Savino – scrive Aldo Ferrante del comitato -, non possono essere destinatari di critiche per sospetta inerzia. Dopo una fase di obiettiva stasi delle indagini, queste sono riprese con vigore e diligenza con lo scopo di accertare eventuali responsabilità della struttura sanitaria ove era ricoverato il Sig. Giuliano Catozzi, sperando in una collaborazione effettiva dell’Azienda Ospedaliera che, in questa fase è stata insufficiente”.

Secondo il comitato, “la suddetta stasi delle indagini è dipesa dall’attesa delle risultanze richieste al CTU prof. Montisci. Il Consulente nominato dalla Procura, infatti, ha ritardato notevolmente il deposito del proprio elaborato, rendendosi causa della sfiducia ricaduta sulla Procura stessa. Per tali fatti si auspica che, nei confronti del Prof. Montisci, ci si adoperi con celerità per accertare sue eventuali responsabilità penali e dare così soddisfazione a tutte le parti lese dalla sua colposa imperizia e negligenza”.

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