Tentato furto in un vivaio. Uomo arrestato dai carabinieri
Un uomo tenta un furto in un vivaio ma il figlio dei titolari lo segue indicando la posizioni ai carabinieri che riescono a intercettare così il veicolo su cui si stava dando alla fuga
Un uomo tenta un furto in un vivaio ma il figlio dei titolari lo segue indicando la posizioni ai carabinieri che riescono a intercettare così il veicolo su cui si stava dando alla fuga
Dopo la sentenza di primo grado con cui il gup Carlo Negri del tribunale Ferrara ha pronunciato l'assoluzione per i cinque accusati per le presunte tangenti tra i padiglioni della Fiera, nei giorni scorsi, la Procura ha deciso di ricorrere alla Corte d'Appello di Bologna per quanto riguarda la posizione dell'ex presidente Filippo Parisini, inizialmente prosciolto dal giudice dopo la richiesta di rinvio a giudizio, chiedendo ai giudici bolognesi di disporne il rinvio a giudizio
Adescava le sue vittime in stazione, chiedendo loro un passaggio in automobile o proponendo rapporti sessuali a pagamento, e poi le rapinava del portafoglio che tenevano nelle tasche posteriori dei pantaloni
Tragedia in zona Gad, dove una giovane donna italiana è stata ritrovata senza vita in un pianerottolo della Torre A del Grattacielo
Nella nuova operazione interforze compiuta il 2 maggio su disposizione della Prefettura di Ferrara sono state impiegate sette pattuglie, nonché 14 tra agenti e militari della Questura, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale Terre Estensi
La condanna all’ergastolo per gli omicidi di Davide Fabbri e Valerio Verri (oltre che per il tentato omicidio di Marco Ravaglia) non esaurisce le pendenze di Norbert Feher, alias Igor il Russo, con la giustizia italiana e con quella ferrarese in particolare.
Il killer serbo è infatti ancora sotto processo davanti (si fa per dire, essendo detenuto in Spagna per tre omicidi) al tribunale estense per le rapine violente commesse nell’estate del 2015 insieme ai complici Ivan Pajdek e Patrik Ruszo.
Il trio colpì una prima volta a casa di Alessandro Colombani il 26 luglio 2015, a Villanova di Denore. La banda qualche giorno dopo, il 30 luglio, colpì a Mesola in casa della 93enne Emma Santi che venne imbavagliata e legata al letto con ai polsi fascette elettriche per quasi due giorni prima di essere soccorsa dal figlio. Poi, ancora, il 5 agosto, a Coronella nella casa di Cristina e Giulio Bertelli, figlia e padre, lui invalido di 86enne, in balia della banda per cinque ore: per questa rapina Pajdek è stato accusato anche di violenza sessuale per aver palpato la donna.
Feher, durante l’interrogatorio in videoconferenza con i magistrati italiani nel processo per gli omicidi, ha negato di aver effettuato queste rapine e ha parlato di una sorta ripicca nei suoi confronti da parte della banda Pajdek.
Su di lui pende peraltro un’indagine – demandata alla procura di Ferrara (il fascicolo è in mano al pm Ciro Alberto Savino) dalla Corte d’assise d’appello di Bologna – sulla sua eventuale partecipazione anche all’omicidio di Pier Luigi Tartari. Il procedimento è stato aperto a seguito della chiamata in causa da parte di Ruszo (condannao all’ergastolo insieme a Constantin Fiti, mentre Pajdek scelse l’abbrevviato e venne condannato a 30 anni), anche se è molto dubbia la credibilità di una tale eventualità, tanto che l’ingresso di Fiti nella banda fu probabilmente dovuto proprio all’allontanamento da parte di Feher.
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