Vigarano
26 Marzo 2019
Un uomo di 63 anni per due mesi ha reso un inferno la vita della donna che frequentava dopo che lei lo ha lasciato

Martello e piccone per entrare in casa della ex, stalker a processo

di Daniele Oppo | 2 min

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Vigarano Mainarda. Migliaia di telefonate e centinaia di sms minacciosi, ma soprattutto il tentativo di entrare in casa della sua ex amante scardinando la porta d’ingresso con piccone, scalpello e martello. Sono i fatti per i quali un 63enne di Ferrara è a processo, con l’accusa di stalking e violazione aggravata di domicilio.

Una persecuzione andata avanti per circa due mesi, da agosto fino al 29 settembre 2018, quando F.V., incapace di capire il motivo della fine della relazione con la donna, inizia a tempestarla di chiamate e messaggi, si reca perfino in ufficio dal marito di lei per rivelargli la relazione, la minaccia più volte di morte, insiste anche quando è ai domiciliari (cosa che gli costerà anche una condanna per evasione).

Fino al 29 settembre, quando si reca nell’abitazione di lei e viene sorpreso dalla donna, che sta rincasando, mentre con un piccone e un martello cerca di scardinare la porta. L’immediata chiamata ai carabinieri porta al suo arresto, poi il gip decide di mantenerlo in custodia cautelare in carcere, dove ancora si trova.

Lunedì mattina si è tenuta l’udienza filtro davanti al giudice Alessandra Martinelli. Le parti (avvocato Filippo Sabbatani per l’imputato e Alessio Lambertini per la donna e il suo compagno che si sono costituti parti civili) hanno dato l’assenso all’acquisizione degli atti contenuti nel fascicolo del pm (in aula il sostituto procuratore Ciro Alberto Savino). Tra questi vi è anche una perizia che sostiene come l’imputato fosse parzialmente incapace d’intendere al momento dei fatti (ma è capace di stare in giudizio) e, soprattutto, sostiene che sia pericoloso.

A maggio si passerà direttamente alla discussione e arriverà la sentenza.

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