Goro
13 Marzo 2019
A Goro illustrato il percorso di condivisione previsto con le iniziative che verranno promosse coinvolgendo tutte le marinerie della costa emiliano-romagnola

Pieno coinvolgimento al workshop formativo “Approvvigionamento di novellame di molluschi bivalvi”

di Redazione | 2 min

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Goro. Il primo workshop informativo del progetto “Approvvigionamento di novellame di molluschi bivalvi da destinare all’allevamento” si è svolto a Goro l’8 marzo, in attuazione del Piano di Azione del Flag Costa dell’Emilia–Romagna ed in particolare dell’Azione 4.c e Obiettivo n. 4.C “Promuovere reti di relazioni tra il mondo della ricerca, gli operatori del settore e il pubblico”.

Il workshop, dal titolo “Consolidare l’approvvigionamento di novellame di molluschi bivalvi da destinare all’allevamento” è stato organizzato per presentare il progetto promosso dal Flag e in corso di realizzazione da parte di Istituto Delta Ecologia Applicata. L’occasione ha permesso di condividere con il pubblico presente i dati raccolti nell’ultimo decennio sulla produzione e le modalità di reperimento del seme nei comparti della mitilicoltura, venericoltura e ostricoltura sia a livello nazionale sia a livello regionale.

E’ stato illustrato  il percorso informativo e di condivisione previsto con tutte le iniziative che verranno promosse coinvolgendo tutte le marinerie della costa emiliano-romagnola: Goro, Porto Garibaldi, Ravenna, Cervia, Cesenatico, Bellaria–Igea Marina, Rimini, Riccione, Misano–Adriatico, Cattolica.

Il workshop è stato inoltre occasione di presentazione del questionario per la raccolta di importanti informazioni sulle tecniche e metodologie di reperimento del seme e sui dati di natura socio-economica del comparto. Il questionario è disponibile anche per la compilazione online (https://goo.gl/forms/mMgRe4Qrg6MQY4fs1).

Si è vista una buona partecipazione da parte del pubblico presente che ha esposto le proprie domande, dubbi e perplessità  sugli argomenti affrontati dal progetto. Particolare attenzione è stata posta sulla convenienza, o meno, della realizzazione di uno schiuditoio polivalente, da cui è emersa l’importanza della gestione delle aree di tutela biologica per il reperimento di seme selvatico.

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