di Lucia Bianchini
“Man mano che si avanza nel tempo si rischia di annullare il senso del ricordo, di perdere la memoria insieme ai testimoni. Noi siamo qui perché non accada”. È così che Gianni Venturi ha aperto la presentazione del volume curato da lui stesso e Portia Prebys, ‘Vivere è scrivere. Una biografia visiva di Giorgio Bassani’, che si è svolta nella mattinata di lunedì 4 marzo, giorno di nascita dello scrittore ferrarese, al Centro Studi Bassaniani di casa Minerbi Dal Sale.
“Bisogna testimoniare – prosegue Venturi -, questo fa Bassani, come ebreo,ma soprattutto come scrittore; scopo della scrittura è far sì che le vicende di ogni giorno diventino storia, universali”.
Il libro nasce da un’idea di Portia Prebys: raccontare la vita di Giorgio Bassani attraverso un mezzo visivo, vista la grande passione dello scrittore per la pittura e le arti visive. Molte sono state le collaborazioni alla stesura del volume: la nipote Dora Liscia ha curato il capitolo sulla storia della famiglia, corredato da 86 fotografie: “È stata un’esperienza strana, ho ricordato cose che credevo di aver dimenticato, con episodi forse poco ‘ortodossi’ ma è un racconto abbastanza fedele delle vicende”.
Daniele Ravenna ha parlato della grande amicizia tra suo padre Paolo e lo scrittore: “In questo mio intervento ho fatto soprattutto da tramite – spiega – riportando cose scritte da mio padre”.
Degli anni liceali di Giorgio Bassani ha trattato Claudio Cazzola, già autore di un’opera su Francesco Viviani, maestro di Bassani, e di ‘Ars Poetica. I classici greci e latini nell’opera di Giorgio Bassani’.
“Quattro anni fa, insieme all’Amministrazione comunale, abbiamo fatto i salti mortali per creare il centro studi – ha ricordato Portia Prebys – e credo che Giorgio esista un questo luogo,con i suoi scritti e la sua storia”. Al centro studi Bassaniani, tra i tanti materiali conservati, sono esposti i manoscritti originali de ‘L’Airone’ e de ‘Gli occhiali d’oro’.
Il volume è stato presentato alla cittadinanza nello stesso giorno alle ore 17 presso la sala Agnelli della biblioteca comunale Ariostea.
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