Giovanni Tavassi

Portomaggiore. “Tre fatti gravissimi contenuti nelle dichiarazioni del sindaco di Portomaggiore, Nicola Minarelli”. Il “Coordinamento No Fanghi”, risponde immediatamente alle dichiarazioni a mezzo stampa del primo cittadino portuense, reo, innanzitutto, di mettere in campo contro il coordinamento una “strumentalizzazione inaccettabile, di basso profilo e meramente provocatoria, che rispediamo immediatamente al mittente invitando Minarelli a tenere un comportamento istituzionalmente corretto nei confronti di un soggetto pacificamente costruito, che ha nei suoi scopi la difesa della salute delle persone e la tutela dell’ambiente”.

Gli esponenti del movimento contrario alla costruzione dell’impianto trattamento fanghi a Portoverrara, accusano Minarelli anche di fare disinformazione “associando la questione fanghi al Psc”, perchè “associare questo strumento così complesso, riducendolo alla sola questione di depurazione fanghi è una strategia politica tanto scadente quanto traviante rispetto all’argomento”, utile al sindaco solo “per gettare fango sui cittadini che chiedono di essere tutelati”.

Il comitato non va tanto per il sottile, colpevolizzando il sindaco di Portomaggiore della mancanza “di parole e fatti  che vadano nella direzione della tutela dei propri cittadini”. E ancora: “Fino ad ora abbiamo ascoltato un sindaco completamente succube di regole e regolamenti, preoccupato solamente a produrre atti e a seguire iter burocratici. Come Coordinamento avremmo preferito un sindaco battagliero, che scende in piazza con la fascia tricolore a fianco dei propri cittadini per difendere la salute dei portuensi, e degli argentani, e per tutelare un territorio che sta per essere violentato da impianti di dubbia utilità”.