Attualità
12 Febbraio 2019
Stefano Mazzotti ricorda come "l'evento nasce come protesta in seguito alla decisione, da parte di qualche ministro, di escludere dai programmi scolastici l'evoluzionismo"

Darwin day, alla scoperta del nanomondo

di Redazione | 3 min

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Riportare alla ragione la cultura ormai troppo generalizzata, questo il principale obiettivo del ciclo di conferenze “Darwin day” che anche nell’edizione del 2019 cercherà, con una comunicazione più popolare e comprensibile ad un vasto pubblico, di mettere in primo piano scienza ed evoluzione.

Nella nostra società infatti, come spiegano il direttore del Museo civico di Storia Naturale Stefano Mazzotti e Giorgio Bertorelle, docente del dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’università di Ferrara, “si sta assistendo alla deriva della Scienza, problemi di carattere scientifico che dovrebbero essere affrontati da esperti scienziati, finiscono per essere oggetto di dibattito politico-sociale”.

Il tema conduttore di quest’anno del “Darwin day”, che si svolgerà nell’arco di sei giovedì, è “L’evoluzione fino alla meno nove”, ovvero l’osservazione dei meccanismi evolutivi dell’evoluzione in organismi microscopici, traendo spunto dalla mostra in esposizione fino al 16 giugno presso il Museo di Storia Naturale di Ferrara dal titolo: “Nanomondo. Viaggio nel mondo fino alla -9”.

Il ciclo di incontri, in collaborazione con l’università degli studi di Ferrara, si discosta dagli anni precedenti dove si è parlato esclusivamente di evoluzione in ambito biologico; nella nuova edizione si parlerà anche di evoluzione in campo di fisica dei materiali grazie alla grande evoluzione tecnologica che gli strumenti scientifici hanno avuto nel corso degli anni.

Stefano Mazzotti racconta come il “Darwin day” “nasce come protesta in seguito alla decisione, da parte di qualche ministro, di escludere dai programmi scolastici l’evoluzionismo di Darwin”. Da quel momento in poi, in tutta Europa sono nate queste iniziative con lo scopo di divulgare le teorie e di approfondire tematiche scientifiche con esperti.

“La collaborazione tra museo e università rappresenta un’occasione per svolgere queste conferenze – dichiara Bertorelle – l’abbinamento mostra – seminario in cui una valorizza l’altro e viceversa, è un momento importante in cui si è cercato di identificare tematiche ben precise sempre mantenendo Darwin come punto centrale”.

Il programma degli incontri, che quest’anno vede anche la celebrazione del 210º anno di nascita del biologo britannico, inizia giovedì 14 febbraio alle ore 21, con la conferenza di Giorgio Lulli, del Cnr di Bologna, dal titolo “Dalla luce agli elettroni: l’evoluzione della fisica verso il micromondo quantistico”.

Il secondo appuntamento, giovedì 21 febbraio alle ore 21, vedrà come relatore Vincenzo Palermo che parlerà di “Piccoli atomi, grandi rivoluzioni. L’influenza dei materiali sulla Storia, dalla selce al grafene”.

Terza conferenza, il 28 febbraio alle ore 21, dal titolo “Nono sulle spalle dei giganti: a cosa serve ciò che non vediamo nelle piante?” , Renato Bruni dell’università di Parma, affronterà un tema legato alla Biologia.

Giovedì 7 marzo alle ore 21, Roberto Guidetti professore dell’università di Modena e Reggio Emilia, sarà relatore dell’incontro dal titolo “I tardigardi: gli animali più resistenti della terra!”.

Penultima conferenza giovedì 14 marzo, dal titolo “Il formicaio intelligente. Come vivono e che cosa possono insegnarci i più sociali degli insetti”, vedrà Donato Grasso dell’università di Parma parlare della forma di società presente in un formicaio.

Ultimo incontro il 21 marzo, dove Alessandro Minelli e Giuseppe Fusco entrambi dell’università di Padova parleranno di “Problemi di scala. La riproduzione in animali e piante miniaturizzati”.

In conclusione della conferenza stampa, i due relatori hanno ricordato che tutti gli incontri sono gratuiti e si svolgeranno presso la sala conferenze del museo Civico di Storia Naturale di Ferrara.

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