“Questa è una rapina, dateci i soldi e le chiavi della cassaforte. Se non volete che vi faccia male state fermi”. Sono le intimidazioni rivolte da due rapinatori a tre farmaciste e una cliente presenti nella serata di giovedì all’interno della farmacia “Giardino” di via Darsena, sotto l’hotel Orologio.

Mancava appena un quarto d’ora alla chiusura dell’attività commerciale quando, verso le 19.15, due uomini con i volti travisati da sciarpa e cappello sono entrati in farmacia e hanno iniziato a minacciare con un forte accento campano le due farmaciste dietro al bancone, la collega all’interno dello studio e la cliente in attesa.

“Avevano il viso coperto, riuscivo a vedere solo gli occhi” racconta la titolare Adriana Di Blasi che insieme alle colleghe è stata strattonata dai banditi per farle allontanare dal luogo del ‘bottino’.

Entrambi hanno agito disarmati, “ma tenevano le mani in tasca come a simulare una pistola” continua la farmacista. Uno dei rapinatori si è subito avvicinato al registratore di cassa, rubando il denaro dal fondo cassa che al momento conteneva poco più di 200 euro. Il complice nel frattempo si è diretto nello studio, sbraitando mentre cercava la cassaforte, senza successo.

Non soddisfatto, il malvivente si è ‘consolato’ arraffando il portamonete dalla borsa della Di Blasi, appoggiata sulla scrivania dello studio dove stava lavorando. “Mi fa rabbia, dentro c’erano tutte le mie carte di credito” rivela la farmacista che è riuscita a notare parte dell’abbigliamento dei due rapinatori: uno indossava un giubbino verde, l’altro dei pantaloni scuri con la banda laterale rossa.

“Abbiamo avuto paura, certo, ma abbiamo già subito tantissime rapine” ammette con amarezza la titolare del “Giardino” dopo aver fornito la propria testimonianza alle forze dell’ordine. Sul posto sono prontamente intervenute due volanti della polizia di Stato e una gazzella dei carabinieri per fare rapporto e avviare le indagini affidate alla Squadra Mobile a caccia dei due rapinatori, scappati a piedi facendo perdere le proprie tracce. Ma forse sono stati ripresi dalle telecamere esterne, le cui immagini verranno subito visionate per individuare elementi utili a identificare il duo criminale.