“I dati dell’Indice di criminalità dimostrano ancora una volta che Ferrara si colloca tristemente nella parte alta della classifica delle province più ‘insicure’ d’Italia: al 22esimo posto, in ascesa rispetto agli anni precedenti. Anche per questo dobbiamo ringraziare il Pd e le sue politiche fallimentari sul versante sicurezza sia a livello nazionale che locale, dove non ha voluto mettere l’esercito in zona Gad”.
È il commento del commissario provinciale di Forza Italia Ferrara, Matteo Fornasini, in merito alla classifica provinciale delle denunce ogni 100mila abitanti registrate nel 2017 redatta da Il Sole 24 Ore e basata sui dati forniti dal Viminale.
“Per anni – aggiunge Fornasini – abbiamo proposto e chiesto di fare di più e meglio ma siamo sempre rimasti inascoltati. Questi sono i risultati e sono i ferraresi ancora una volta a pagarne le conseguenze”.
Dello stesso pensiero il capogruppo in regione, Andrea Galli: “Ferrara nel 2017 era al 24° posto ed oggi è ascesa al 22° posto, tale ‘scalata’ di posizioni è stata determinata dall’incremento del 40% dei casi di omicidio e di spaccio di stupefacenti. Vi è stato un raddoppio di quelli definiti ‘volontari consumati’, che portano la città estense dal 46° posto all’11° della classifica nazionale e al primo posto in quella regionale”.
“Si tratta di una situazione dovuta anche alla politica dell’accoglienza a tutti i costi del precedente governo” sentenzia Galli che ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale per sollecitare “l’attivazione degli strumenti che le normative mettono a disposizione per contrastare la criminalità. Ho proposto di avviare un tavolo di confronto con il Ministro dell’Interno e i sindaci per avviare progetti per la sicurezza. Infine, serve aumentare le risorse investite per la sicurezza e per la formazione della polizia locale. Si deve intervenire subito”.
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