Una proposta di gemellaggio e il conferimento della cittadinanza onoraria di Ferrara al sindaco che da giorni campeggia su tutte le cronache nazionali.
Il gruppo Gad, Gruppo Anti Discriminazioni, scrive a sindaco, giunta e consiglio comunale, dopo aver letto “con allarmata preoccupazione le prese di posizione del Ministro degli Interni nei confronti di Riace e del modello adottato da quella amministrazione per l’inclusione di persone straniere”.
Il gruppo assicura di non essere il solo “a ritenere il ‘modello Riace’ un esempio di quello che la politica dovrebbe fare ogni giorno: occuparsi dei problemi e risolverli, non crearne di nuovi”.
Il riferimento è al divieto di dimora per il sindaco del comune calabrese, che fa di Mimmo Lucano, di fato, un sindaco “in esilio per aver semplicemente fatto il suo mestiere ed averlo fatto bene. E’ evidentemente in atto, da parte di questo Governo tutto, una guerra contro chi proviene da un Paese diverso dal nostro. Una guerra che ha il sapore pericoloso di quello che questo Paese ha già vissuto qualche decina di anni fa”.
“Se è vero, come è vero – conclude il Gad -, che occorre imparare dalla storia crediamo che il momento di reagire e resistere sia oggi. Resistere con gli strumenti che la storia ci ha consegnato, resistere attraverso le regole della Democrazia, prima che sia troppo tardi”.
Di qui la lettera aperta al sindaco Tiziano Tagliani, alla giunta e al consiglio comunale di Ferrara “per chiedere loro di compiere un gesto dall’enorme valore politico: quello di gemellare la città di Ferrara con quella di Riace e di concedere a Mimmo Lucano la cittadinanza onoraria. Ci ripetono continuamente di “prenderli a casa nostra” ed è questo che chiediamo come cittadine e cittadini di questa città al sindaco che la amministra: prendiamo Mimmo e Riace a casa nostra”.
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