Politica
11 Ottobre 2018
Balboni (FdI) contro la "mancata applicazione della legge 194". E chiede finanziamenti alle associazioni che si occupano di gravidanze difficili

Ferrara come Verona, presentata una mozione contro l’aborto

di Elisa Fornasini | 3 min

Leggi anche

Eventi in centro. Anselmo: “Serve dialogo”

Soddisfatto dell'apertura al dialogo del sindaco Fabbri a Fipe, l'ex candidato sindaco sostiene che serva trovare "modalità alternative più oculate e rispettose dei diritti dei cittadini"

Mettono grossi sassi sui binari, identificati quattro minorenni

Hanno un’età compresa tra gli 11 e i 13 anni i quattro giovanissimi individuati dalla Polizia Ferroviaria di Ferrara che il 26 giugno scorso avrebbero posizionato dei sassi sui binari nella stazione di Pontelagoscuro, mettendo a rischio la propria incolumità e quella di numerosi viaggiatori su una linea ferroviaria, la Bologna-Venezia

Bonifica Palaspecchi. Dubbi sui fondi da parte dell’opposizione

Persistono alcune perplessità da parte dell’opposizione sui lavori di somma urgenza per la bonifica ambientale del Palazzo degli Specchi. Queste non riguardano la necessità di una riqualificazione dell’area, approvata all’unanimità in 5.a Commissione. Bensì, come sottolineano la 5stelle Marzia Marchi e il dem Enrico Segala, “non è chiaro per quale motivo questa spesa non fosse stata preventivata lo scorso anno"

Sasso: “Talmelli il San Sebastiano di turno”

Le dimissioni di Talmelli "un atto di responsabilità e maturità come pochi". Giorgio Scalabrino Sasso, membro della segreteria dimissionaria del Pd, riconosce al segretario "un livello di responsabilità altissimo che assorbe su un'unica persona e a cascata sul gruppo dirigente una parte della responsabilità della sconfitta"

Foto dal profilo Facebook di “Non una di meno-Verona”

Non arriveranno le ancelle di The Handmaid’s Tale a manifestare come successo pochi giorni fa a Verona, ma anche Ferrara ha la sua mozione contro l’aborto. O meglio, “contro la mancata applicazione della legge sull’aborto”.

A proporre “iniziative per il sostegno alla maternità e alla prevenzione delle condizioni che portano all’aborto” è il consigliere comunale di  Fratelli d’Italia Alessandro Balboni che ricalca il documento recentemente approvato nella città veneta.

Mentre la Lega chiede di finanziare associazioni cattoliche che mettono in campo iniziative contro l’aborto e di dichiarare Verona “città a favore della vita”, Fratelli d’Italia sollecita la giunta estense a “inserire nel prossimo assestamento di bilancio un congruo finanziamento ad associazioni e progetti attivi sul territorio comunale che operino nell’ambito dell’aiuto alle gravidanze difficili”.

Tra le richieste, anche quelle di “farsi promotori presso la Regione Emilia-Romagna di un progetto ad hoc che sia diretto all’aiuto delle donne in gravidanza che si trovano in stato di difficoltà” e di “proclamare Ferrara ‘città che tutela gli indifesi'”.

A parte questi piccoli accorgimenti, la mozione è un copia-incolla di quanto approvato a Verona che ha scandalizzato l’Italia intera, anche grazie alla protesta messa in atto dal movimento femminista “Non una di meno”, le cui attiviste hanno indossato i costumi da ancelle della celebre serie tv di genere distopico, ma a quanto pare neanche troppo.

Il documenta cita lo statuto comunale (che all’articolo 4 “promuove la tutela della vita umana, della persona e della famiglia nelle sue varie forme, la valorizzazione sociale della maternità e della paternità, assicurando sostegno alla corresponsabilità dei genitori nell’impegno di cura ed educazione dei figli”) e la legge 194/1978, di cui quest’anno ricorre il 40° anniversario della pubblicazione.

Un anniversario per cui Balboni, con le esatte parole già pronunciate dai leghisti veronesi, ritiene di “dover approfondire gli effetti sociali e culturali prodotti da questa legge, oltre a rilevare alcuni punti di mancata applicazione”.

“La 194 intendeva legalizzare l’aborto in casi particolari, come la violenza carnale, l’incesto, gravi malformazioni del nascituro ed altri, come di contrastare l’aborto clandestino – dichiara Balboni -; mentre ha condotto all’aumento del ricorso all’aborto quale strumento contraccettivo e non ha debellato l’aborto clandestino, tanto che durante un question time alla Camera nel 2017 l’allora ministro Lorenzin stimò tra i dodicimila e i quindicimila gli aborti clandestini per le donne italiane, a cui sono da aggiungere tra i tremila e i cinquemila casi ipotizzati tra le donne straniere”.

“Anche l’articolo 1 resta in larga parte disatteso – contesta il consigliere FdI -, purtroppo l’informazione sulle possibili alternative all’aborto non è sufficiente e le possibili soluzioni, quali l’adozione in anonimato, gli aiuti economici, l’assistenza psicologica e altre, rimangono inattuate, quando spesso potrebbero essere sufficienti a restituire a una donna in difficoltà la serenità necessaria per portare avanti la gravidanza”.

“La legge intendeva impedire il ricorso all’aborto dopo i primi novanta giorni, ‘tranne che nel caso di serio pericolo per la salute fisica o psichica della donna’ (art.4); mentre tale limite è stato ampiamente scavalcato – prosegue Balboni -. Gli aborti legali effettuati dal 1978 ad oggi sono circa sei milioni mentre non sono state in nessun modo pubblicizzate le conseguenze sulla salute psichica e fisica della donna a seguito dell’aborto chirurgico e farmacologico”.

Non manca infine il riferimento alla “diffusione della pillola abortiva Ru 486” che “rende più difficile un approccio di reale e concreto aiuto per la donna incinta, lasciandola sola in un momento particolarmente critico”. Che a quanto pare si sentirebbe “meno sola” in una “città che tutela gli indifesi” come Balboni vorrebbe ribattezzare Ferrara, non potendo essere “a favore della vita”, titolo già assegnato a Verona.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com