Argenta
30 Settembre 2018
Lega e M5S uniti contro il progetto: "Maxi investimento per un'opera degli anni ’70"

Variante Ss16, “107 milioni per una bretella a fondo chiuso”

di Redazione | 2 min

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Argenta. “La variante alla SS16 da Argenta a Ponte Bastia è già vecchia ancor prima di porre la prima pietra”. Lega e M5S di Argenta si uniscono contro “un’opera il cui progetto che si intende realizzare risale agli anni ’70, e anche il tracciato risale a quegli stessi anni, mentre l’assessore regionale Donini dà  l’annuncio in pompa magna di un investimento da 107 milioni di euro per un progetto degli anni ’70”.

“Da allora ad oggi il panorama edilizio è considerevolmente mutato anche nelle campagne argentane – spiegano leghisti e pentastellati -: se in quegli anni il tracciato non si avvicinava ad alcuna abitazione civile, giardino o importanti centri agricoli, oggi non è più così”.

Il tracciato del progetto – specialmente nella zona di San Biagio di Argenta – interseca rovinosamente abitazioni ed aziende agricole; in alcuni lotti è stato previsto un terrapieno proprio di fronte ad abitazioni ad uso civile. Ed ancora, sottopassi, bretelle, viadotto sul Reno e poi il nulla, perché la variante muore subito dopo il Reno, rendendo vano e altamente impattante – sotto tutti i punti di vista – quest’opera”.

Lega e M5S non si dicono “contrari a questi tipi di opere pubbliche se possono rendere effettivamente più sicure le strade e più scorrevole il traffico cittadino, ma tale variante – così pensata e disegnata – non serve a nulla, se non a simulare che qualcosa è stato fatto prima della fine del mandato comunale e regionale. Sarebbe bastato, infatti, adeguare il vecchio tracciato del progetto al nuovo scenario urbano di modo da preservare abitazioni e centri aziendali: questa operazione di adeguamento si tradurrebbe, anzitutto, in un minor costo di realizzazione della variante (particolare da non sottovalutare visto che sono risorse di tutta la comunità), indennizzi per gli espropri numericamente minori, riduzione dell’impatto ambientale e svalutazione trascurabile di case e terreni di cittadini ed agricoltori”.

“Perché questo adeguamento non è stato effettuato? Forse perché i fondi per la realizzazione dell’opera sarebbero scaduti a breve e quindi non vi era tempo per rifare un nuovo – ma degno – tracciato? – si domandano Lega e M5S -. A questo punto ci chiediamo se vale veramente la pena spendere 107 milioni di euro di tutti per un’opera a fondo chiuso”.

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