È andato completamente a fuoco nella mattina di martedì il magazzino del negozio Kasanova, specializzato in articoli per la casa, situato in piazza Trento Trieste.
Fiamme e fumo ben visibili in tutto il centro storico, con una decina di mezzi dei vigili del fuoco impegnati per spegnere e limitare il rogo, giunti in sul luogo poco prima delle 8 del mattino. Il negozio e tutte le abitazioni e uffici che si trovano nello stesso palazzo del negozio e in quelli confinanti sono stati evacuati per sicurezza e la zona è stata delimitata per evitare ai curiosi di intralciare le attività di soccorso.
Il lavoro non è stato dei più semplici, tanto che è stato necessario utilizzare anche l’acqua delle condutture stradali per avere ragione delle fiamme, domate dopo alcune ore. Sul posto anche le polizia di Stato e carabinieri a supporto. Nell’incendio non sono rimaste ferite persone.
Secondo le informazioni disponibili al momento, l’incendio è scaturito in un cortile interno ai palazzi tra piazza Trento Trieste e via Vignatagliata, utilizzata da Kasanova come magazzino o area di carico/scarico. Lì hanno preso fuoco gli scatoloni di oggetti per la casa venduti dal negozio e le fiamme si sono sollevate subito, tant’è che all’arrivo della prima squadra dei vigili del fuoco toccavano già le finestre dei piani superiori, per poi propagarsi con molta rapidità. A bruciare principalmente è stata la carta e il materiale plastico.
Le fiamme hanno interessato anche gli immobili confinanti, bruciando soprattutto le parti in legno e gli infissi, due in particolare: un ufficio, il bar del Teatro Nuovo (dalla cui vetrata si scorge parte del magazzino), che al momento in cui scriviamo sono inagibili (il teatro in sé invece non ha subito danni) e alcuni spazi del bed and breakfast in via Vignatagliata.
Dopo lo spegnimento delle fiamme e i vigili del fuoco si sono occupati delle verifiche sugli altri edifici, in particolare sulla palazzina che ospita il negozio e quelle confinanti. Non risulta che siano state riscontrate particolari criticità.
Risveglio di fuoco dunque per chi si trovava in piazza nella primissima mattinata di martedì e che ha assistito al dilagarsi dell’incendio, e che ha fatto scappare di casa le proprietarie del civico 70, pochi minuti dopo: “Abbiamo visto le fiamme dal nostro giardino, e una volta uscite abbiamo notato che provenivano dal cordolo del negozio”, riportano Nicoletta Farinelli e la figlia Giulia, in attesa del responso dei vigili del fuoco, arrivati sul posto poco dopo, seguiti da polizia e carabinieri.
Il fumo ha pervaso la zona sud della città a causa del flusso del vento, ma entrando nel vano interno della casa era visibile la provenienza dal muro adiacente al negozio di casalinghi. “Non sappiamo se le crepe che vedete su quel muro ci fossero anche prima – indica Farinelli – ma le avevamo fatte sistemare dopo il terremoto. È chiaro che col tempo poi ci si fa meno caso, ma secondo me qualcosa si è allargato”.
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