Eventi e cultura
20 Settembre 2018
L'esposizione fotografica in piazza Municipale per "FEsta in Pace"

NoIdentity, Arcigay mostra i ritratti di chi scappa dall’omofobia

di Redazione | 3 min

Leggi anche

L’arte del Rinascimento a Ferrara, Palazzo Diamanti celebra il Cinquecento estense

Inaugurata alla presenza delle autorità cittadine la mostra Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso, visitabile fino al 16 febbraio 2025 a Palazzo Diamanti, seconda tappa di una più ampia e ambiziosa indagine del tessuto culturale e artistico intitolata Rinascimento a Ferrara 1471-1598: da Borso ad Alfonso II d’Este

Crisi Berco: sindacati e lavoratori pronti alla mobilitazione

“Quale sarà il destino del motore che per anni ha costituito la principale base economica del nostro territorio?” Questa la prima riflessione che il segretario Fiom Ferrara, Stefano Bondi, ha posto a tutti i lavoratori della Berco in presidio davanti ai cancelli, che rischiano il licenziamento dopo l'annuncio dell'azienda di 480 esuberi. Sindacati e lavoratori pronti alla mobilitazione

Una serie di ritratti di persone che scappano dall’omofobia e si nascondono per la paura e il terrore delle persecuzioni. Il tema della discriminazione e persecuzione di persone lgbti migranti o emigrate in Italia è al centro della mostra fotografica “NoIdentity” che verrà inaugurata venerdì 21 settembre alle 16 in piazza Municipale, dove resterà allestita fino a sabato 22 settembre in occasione di “FEsta in Pace”.

Alla presentazione-inaugurazione della mostra – realizzata dalla fotografa Luciana Passaro e curata da Arcigay Ferrara con il patrocinio del Comune di Ferrara – interverranno la stessa fotografa Passaro e l’assessore alle Pari Opportunità Massimo Maisto.

Dal 24 settembre al 1° ottobre l’esposizione itinerante si sposterà nella sala dell’Albo Pretorio del municipio e dal 5 al 14 ottobre sarà allestita presso il circolo Arci Bolognesi in occasione del festival di Internazionale.

Il nuovo progetto fotografico guida lo sguardo verso i Paesi che condannano l’orientamento sessuale con pratiche di violenza e odio. “Oltre 70 Paesi nel mondo condannano la non conformità ai codici binari ed eteronormati: omofobia, transfobia, intolleranza per qualsiasi differenza. Anche nei paesi civili lo stigma, sepolto a fondo nelle coscienze, nega la libertà di esistere – spiegano da Arcigay -. NoIdentity è un progetto che denuncia la disumanizzazione che ne deriva, ci parla di migrazioni, di transizioni dei corpi e dell’anima”.

Fotogrammi di umanità negata e identità celate, volti nascosti, sguardi bassi, occhi sbarrati fuggono il giudizio nella ricerca continua di un anonimato che protegga. “Un’oscurità temuta, ma che è scelta obbligata – precisa Arcigay – finché non si è forti abbastanza per spezzare le catene, strappare via i veli. E fuggire. Lontano da luoghi che non appartengono, lontano dalle ipocrisie e dai silenzi, lontano da sé. Un velo come metafora di un io dissimulato, una benda che nasconde, una mano che preserva, simboli di una menzogna che salva dal pregiudizio, dall’odio, dalla violenza. Immagini forti che toccano corde profonde e ci raccontano storie di esseri umani che l’emarginazione se la portano dentro, una valigia pesante e invisibile, la fatica del trascinarsi di chi inizia di nuovo, in un altrove che non sempre è accogliente”.

“Il percorso unisce e accomuna i diversi paesi d’origine dei soggetti ritratti, un affresco unico della perdita di equilibri di una umanità in divenire, in un mondo che rifiuta, detesta, annega nel sangue ogni manifestazione di diversità – chiosano i promotori -. In questo progetto la diversità si ammanta di voglia di urlare, di uscire dal buio, smascherare l’abbandono, il razzismo, il punto di vista privilegiato di chi osserva e passa oltre. NoIdentity ci scava dentro e ci lascia muti, svuotati. Sopraffatti dalla colpa del nostro silenzio. Perché chi guarda senza vedere – e tace – è sempre complice”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com