Tentato furto in un vivaio. Uomo arrestato dai carabinieri
Un uomo tenta un furto in un vivaio ma il figlio dei titolari lo segue indicando la posizioni ai carabinieri che riescono a intercettare così il veicolo su cui si stava dando alla fuga
Un uomo tenta un furto in un vivaio ma il figlio dei titolari lo segue indicando la posizioni ai carabinieri che riescono a intercettare così il veicolo su cui si stava dando alla fuga
Dopo la sentenza di primo grado con cui il gup Carlo Negri del tribunale Ferrara ha pronunciato l'assoluzione per i cinque accusati per le presunte tangenti tra i padiglioni della Fiera, nei giorni scorsi, la Procura ha deciso di ricorrere alla Corte d'Appello di Bologna per quanto riguarda la posizione dell'ex presidente Filippo Parisini, inizialmente prosciolto dal giudice dopo la richiesta di rinvio a giudizio, chiedendo ai giudici bolognesi di disporne il rinvio a giudizio
E' una replica che assomiglia molto a un'ammissione di colpa, quella che il Comune di Ferrara, attraverso il direttore generale Sandro Mazzatorta, invia come 'rettifica' al nostro quotidiano dopo l'inchiesta sui soldi dei ferraresi destinati all'emergenza Covid per l'ospedale di Cona. E' una nota nella quale, volontariamente o meno, il Comune conferma di essersi trattenuto il denaro delle donazioni
Adescava le sue vittime in stazione, chiedendo loro un passaggio in automobile o proponendo rapporti sessuali a pagamento, e poi le rapinava del portafoglio che tenevano nelle tasche posteriori dei pantaloni
I carabinieri del Norm di Portomaggiore hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino di nazionalità albanese di 36 anni che, a seguito di una perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di quasi 50 grammi di cocaina, già suddivisa in circa quaranta dosi e pronta allo spaccio
“Paolo, che parla nel grande porto di Corinto, ci ricorda che l’Assunta è sinonimo di risurrezione, di vita, di pace. Chi ha fede in Gesù e si affida a Lui risorgerà, la sua vita avrà una fine nell’abbraccio con il Padre. Se queste parole dal porto di Corinto arrivassero nei nostri porti, dove morte e vita si affrontano, chiuderemmo o spalancheremmo i nostri porti?”.
E ancora: “Se per ogni persona il destino è la risurrezione e la vita, come credenti potremmo accettare di abbandonare alla morte tanti nostri fratelli e sorelle? Il porto non è il luogo da cui guardare la città, ma è il luogo da cui si guarda il mare e chi arriva dal mare”.
È una riflessione profonda sui viaggi della speranza, via terra e via mare, quella che l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio Gian Carlo Perego affida ai fedeli nell’omelia della messa dell’Assunta, celebrata mercoledì 15 agosto presso l’abbazia di Pomposa, il cui ciclo di affreschi “ci aiuta a contemplare questo mistero mariano, posto al centro dell’estate per regalarci un tempo maggiore per la preghiera e l’ascolto della Parola e arricchire così le ragioni di una fede spesso messa alla prova dalle molte, troppe parole che confondono, illudono, disorientano”.
Con l’invito a non perdere il “valore della preghiera e della contemplazione, dell’umiltà e della carità”, in un momento in cui “troppe volte la nostra fede si stacca dalla vita e non sa giudicare gli eventi, i drammi delle persone di oggi, con gli occhi della fede, ma rischia di guardare con gli occhi dell’egoismo, dell’interesse personale, della paura”, il monsignore traccia secondo le sacre scritture il percorso dei migranti nel deserto nell’Apocalisse come “il luogo per fuggire dal male, grazie alla protezione di Dio”.
“Oggi, purtroppo, siamo abituati a vedere e a denunciare immagini di un deserto, tappa di un cammino, di una fuga dalla morte da parte di donne e uomini, che diventa luogo della tratta degli esseri umani, della violenza e degli stupri: non rifugio, ma tomba – commenta l’arcivescovo -. E purtroppo rischiamo di non vedere questo deserto, di essere distratti da interessi che la politica orienta altrove: sulla propria, illusoria sicurezza, sul proprio egoismo, sulla propria nazione, sulla propria città. Il deserto oggi non è luogo di protezione, ma di offesa, di disprezzo. Il deserto è il luogo dove vorremmo che altri si fermassero. Per la donna dell’Apocalisse, invece, il deserto è il luogo per fuggire dal male, per salvare la vita propria e di suo figlio: è il luogo della salvezza”.
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