di Cecilia Gallotta

Un’azione concreta per contrastare la disoccupazione. Non è uno slogan quello di Ferrara Holding Servizi, che dal 2016 ad oggi ha attivato 75 tirocini rivolti ai cittadini del comune di Ferrara che versano in condizioni socio-economiche svantaggiate.

Delle 275 domande ricevute – di cui 211 da italiani e 64 da stranieri – ne sono state ammesse 160, per una complessiva attivazione di tre tranche di tirocini da 25 persone l’uno, della durata di 6 mesi e 500 euro di indennità mensili. “L’inizio di un cammino che faciliti il riavvicinamento al mondo del lavoro”, lo definiscono il presidente di Ferrara Holding Paolo Paramucchi e Ilaria Tabellini, coordinatrice del progetto da 225mila euro, sottolineando il taglio psicologico del sostegno.

La selezione ha infatti tenuto conto dell’età (non inferiore ai 30 anni), della presenza di familiari a carico e della longevità dello stato di disoccupazione, “perché un over 50 che perde il lavoro non è come un neolaureato che fatica a trovarlo”, constata l’assessora Chiara Sapigni, aprendo la sofferente voragine “di una fragilità all’interno della fragilità”: se infatti il 2018 potrà chiudersi con un tasso di disoccupazione regionale del 6%, in calo rispetto agli anni della crisi, come ricorda l’assessora Caterina Ferri, “ci sono persone che più di altre hanno bisogno prima di tutto di convincere se stesse di essere ancora in pista”.

Sono state infatti 96 le rinunce, di cui 74 pre-attivazione e 22 in corso di tirocinio, “prevalentemente dovute a instabilità di questo genere”. Nonostante ciò però sono 5 le persone che al termine del tirocinio sono state assunte, 3 a tempo determinato e due indeterminato, presso le aziende partecipanti (Ferrara Tua, Farmacie Comunali e Amsef – società di onoranze funebri), che hanno fornito ai tirocinanti l’opportunità di riscoprirsi attraverso le mansioni di magazziniere, operatori del verde pubblico e pulizia di parcheggi e cimiteri.

“Tanti altri candidati hanno poi trovato un’altra occupazione – fa sapere Paramucchi – anche diversa da quella del tirocinio, altri ancora hanno cominciato ulteriori percorsi di formazione”. Un forte segnale di come “questo progetto sia stato comunque vincente”, e di come “sia necessario uscire da una recessione economica decennale senza lasciare indietro nessuno”.

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