Comacchio
9 Luglio 2018
Il malcontento arriva da clienti e gestori. ''Un problema grosso, fenomeno difficile da debellare''

Venditori abusivi sulle spiagge, “bisogna trovare una soluzione”

di Redazione | 2 min

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Comacchio. Si fanno sempre più roventi le spiagge dei sette lidi, che oltre al caldo devono fronteggiare il malcontento di residenti e bagnanti. Se già l’ordinanza relativa all’accesso dei cani al litorale non ha fatto iniziare l’estate nel migliore dei modi, ad aggiungere carne al fuoco c’è “l’aumento di venditori ambulanti e abusivi sulle spiagge private”, come riporta una residente al lido di Spina per il periodo estivo, che ha in procinto di lanciare una raccolta firme per dimostrare un “sentore comune”, auspicando un intervento per “trovare una soluzione”.

“Ai cani è proibito deambulare quasi ovunque, fare il bagno in mare, con orari restrittivi mai visti, ma per la vendita abusiva la porta è sempre aperta”. Il paragone ha visto un episodio accaduto poche settimane fa, quando “eravamo sotto l’ombrellone con il cane – riporta una coppia di coniugi – ovviamente insofferente per il fatto che non può andare in battigia (infatti spesso ci troviamo costretti ad uscire dal bagno per fargli fare una passeggiata), e un venditore si è avvicinato in modo invadente e molesto. Da lontano gli abbiamo fatto cenno di non avvicinarsi perché il cane stava iniziando ad agitarsi, ma incurante si è posizionato lo stesso sotto l’ombrellone, e benché il cane fosse legato al guinzaglio, l’ha attaccato, strappandogli un vestito che alla fine ho dovuto comprare”.

L’appello dei suddetti cittadini è, nell’immediato, ai proprietari dei bagni, “che dovrebbero proibire l’ingresso a questi individui: noi paghiamo una spiaggia privata – proseguono – e nella cifra dovrebbe essere compreso un servizio che tuteli la quiete della gente”. Ma la polemica non ci mette molto a spostarsi un po’ più in alto, perché ”è anche vero che se gli operatori avessero una direttiva che prevede il divieto d’accesso alla vendita abusiva sarebbero più facilitati”.

”Non ci prendiamo la responsabilità di mandar via della gente”, ribattono diversi gestori fra i lidi Estensi e di Spina, facendo notare la lunghezza della spiaggia e l’impossibilità di ”assumere personale per cacciare via chi importuna i nostri clienti, il cui benessere è comunque l’obiettivo numero uno”.

Una prassi, quella dell’allontanamento, che però ha visto qualche precedente, come riporta un addetto alla spiaggia: ”Ho lavorato in diversi bagni di questi lidi e spesso è stato richiesto dai titolari di mandare via chi minava la quiete dei clienti”. Facendo appello all’esempio ravennate, ”dove sono affissi espliciti cartelli che vietano la vendita abusiva all’interno degli stabilimenti, rimane un problema grosso – conclude l’operatore – che non fa turismo, e che crea un fenomeno difficile da debellare”.

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