Bondeno
20 Giugno 2018
I laboratori del centro L'airone, all'attenzione della delegazione bavarese, potrebbero arrivare presto in Germania

Scambio di buone pratiche tra Dillingen e Bondeno

di Redazione | 2 min

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Bondeno. Anche una città avanzata nell’inclusione sociale come quella tedesca di Dillingen, con la quale Bondeno è gemellata, può essere “rapita” dalla semplicità e dalle creazioni di un gruppo di ragazzi animanti dalla passione. E’ quanto accaduto sabato scorso, quando il centro L’Airone e l’assessore alle Politiche sociali, Cristina Coletti, hanno ricevuto la visita di una delegazione della città bavarese, capeggiata da Herr Helmut Holland.

«La città di Dillingen continua a stringere rapporti sempre più solidali e concreti con Bondeno – ricorda Cristina Coletti – e la presenza di una delegazione del Lions Club di Dillingen, arrivata a Bondeno per consolidare il nostro gemellaggio, ne è la testimonianza». L’occasione è quella della Fiera di giugno, durante la quale la realtà tedesca sarà presente con un proprio stand. Inoltre, la presenza del Lions Club di Dillingen è servita a ricambiare la visita da parte del centro L’Airone avvenuta alcune settimane fa, in un centro di assistenza in Germania che ospita più di 450 persone inserite in un progetto di inclusione sociale.

All’incontro di sabato pomeriggio erano presenti anche la vicepresidente della cooperativa Serena, Chiara Bertolasi, la dirigente del servizio socio scolastico Paola Mazza, le educatrici della struttura diretta Angela Dianati ed alcuni ospiti di Casa Bottazzi.

Angela Dianati ha illustrato agli amici tedeschi le attività dei laboratori: quello creativo che opera con lana e stoffa, quello informatico dotato di speciali ausili tecnici per persone con disabilità motoria o visiva, quello espressivo e teatrale legato a fisioterapia e musicoterapia, e quello sperimentale della birra “Bunden Brau” inserita in un progetto con Coop@.

A colpire Herr Helmut Holland e la moglie Gabi sono stati in particolare i preziosi manufatti dei laboratori di ceramica e terracotta (il piatto consegnato alla delegazione da Cristina Coletti è stato realizzato proprio dai laboratori di Cerevisia e Free-Time) che potrebbero arrivare presto proprio in Germania, su iniziativa del Lions Club di Dillingen.

«Le buone pratiche e le esperienze messe in atto dai rispettivi centri diurni – conclude Coletti – potrebbero essere alla base di alcuni stage riservati agli operatori del centro L’Airone, a Dillingen, per apprendere nuove metodologie e strategie operative. Facendo in modo di ricambiare poi la visita a Bondeno, con operatori tedeschi che potranno a loro volta imparare dalla creatività e dalla manualità dei nostri educatori». Per un progetto di apertura e inclusione che, oggi più che mai, può dirsi senza confini.

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