Argenta
17 Maggio 2018
Il presidente della consulta di frazione: "Situazione segnalata da anni al Comune, ma non si muove foglia"

Cimitero di San Nicolò, le tombe cadono a pezzi

di Redazione | 2 min

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San Nicolò. Ancora non si mette mano allo stato di degrado in cui versano alcune cappelle gentilizie del cimitero di San Nicolò. Si tratta di tombe che cadono letteralmente a pezzi: i muri sono scrostati dalle infiltrazioni d’ acqua, le lapidi crepate, mentre dai cornicioni e dal soffitto delle campate (dove sono tra l’altro sono evidenti degli squarci nelle arcate) piovono a terra non solo calcinacci e pezzi di intonaco, ma anche topi e bisce.

“Una situazione di abbandono ed incuria insomma – spiega il presiedente della consulta di frazione, Enrico Gamberoni – che da molto tempo, da almeno quattro anni, segnaliamo al comune di Argenta e alla società municipalizzata Secif, gestore del servizio. Ma ancora non si muove foglia”.

In uno di quegli antichi loculi sono ad esempio conservate le spoglie della benefattrice del paese, Teresa Pasi (fondatrice dell’omonimo asilo-scuola materna ed altre strutture o servizi per la comunità), nonché della Confraternita del Rosario e di altre famiglie benemerite e di rilevanza storica. Come già interpellato più volte, l’assessore ai lavori pubblici Sauro Borea ha sempre in sostanza spiegato che “per essere restaurate ci sarebbe anche bisogno delle autorizzazioni e di un contributo a carico delle attuali proprietà, che sarebbe del 75% del costo dei lavori di restyling. Il resto invece a carico di Secif”.

In certi casi però, come asserisce Gamberoni le ricerche delle attuali proprietà, e di eventuali eredi, è stata infruttuosa”. Dunque non c’è pace tra i sepolcri di San Nicolò: la soluzione tarda a venire. “Basta però aspettare, è ora di intervenire-tuona Gamberoni-e con urgenza onde evitare rischi e pericoli alle persone che si recano in visita ai propri defunti”.

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