Spal
18 Aprile 2018
Al via una nuova collaborazione che vede impegnato il club biancoazzurro con l’istituto di istruzione privata

Spal a scuola con Paideia

di Redazione | 3 min

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Se c’è un merito da attribuire alla famiglia Colombarini, oltre all’aver riportato la Spal nel calcio che conta dopo quasi mezzo secolo, è sicuramente quello che riguarda ciò che alla guida della società hanno fatto, e tutt’oggi stanno facendo, per cercare di incrementare il proprio impegno sociale, avvicinando la città ed il territorio alla squadra e promuovendo incontri, valori e servizi tali da poter considerare il club di via Copparo come un’eccellenza tutta ferrarese.

E proprio di servizi e valori, sia umani che atletici, si è parlato nell’incontro di presentazione della nuova collaborazione tra la Spal e l’istituto di istruzione privata Paideia, partner specializzato nella preparazione scolastica e nell’assistenza didattica per ragazzi aventi caratteristiche ed esigenze personali di diverso genere, che necessitano di un ambiente esclusivo per formarsi tra i banchi e nella vita di tutti i giorni.

“La nostra partnership nasce perché abbiamo sempre avuto ragazzi impegnati in ambito sportivo – spiega la presidente della scuola Simonetta Gasperini- tanto che lo scorso anno sono arrivati tre giocatori provenienti dal vivaio Spal, capaci di distinguersi dagli altri per educazione, rispetto ed attenzione. Da quel giorno, non abbiamo esitato nemmeno un secondo e ci siamo subito messi all’opera per poter collaborare con questa azienda”.

L’incontro tra due realtà cittadine così importanti, secondo la stessa direttrice, è stato favorito soprattutto da obiettivi e fronti di lavoro comuni, capaci di costruire un filo rosso conduttore tra le parti: “Entrambi abbiamo il compito di allenare i ragazzi per il futuro. Fare ciò per noi è un onore e, visto che questi giovani calciatori hanno tanti impegni, dobbiamo concentrare al massimo i loro sforzi per raggiungere e ottenere determinate competenze che saranno fondamentali per il loro avvenire”.

A rafforzare questo parallelismo, la consapevolezza che il mondo del calcio, come del resto quello scolastico, è tutta una questione di testa, concentrazione ed educazione, soprattutto se ad affermarlo è un uomo dal carisma di Marcello Cottafava, ex capitano della Spal e oggi tecnico della Primavera biancazzurra: “Giocare a pallone significa giocare di squadra e, proprio all’interno di questa, è importante sia il rispetto per i compagni che la capacità di saper comunicare e farsi comprendere da loro e dall’allenatore. L’aula è il nostro spogliatoio, vincere una partita equivale a superare un esame e, la maggior parte delle volte, quando sei calciatore hai le stesse mansioni di uno studente che va all’allenamento per imparare qualcosa dal mister, dotato della stessa sapienza di un professore”.

Lo sa bene Ruggero Ludergnani, responsabile del settore giovanile spallino e supervisore di un percorso di crescita che sta dando i propri frutti in campo sportivo e sociale: “Come società battiamo molto il chiodo su questo aspetto, chiedendo anche l’aiuto prezioso delle famiglie. Abbiamo trentacinque ragazzi provenienti da fuori Ferrara che alloggiano con noi ed è normale che abbiano una responsabilità superiore rispetto a chi è nato qui, oltre alla difficoltà aggiuntiva di dover sopportare ritmi di vita frenetici. Per noi è fondamentale sfruttare questa opportunità, cercando di restare al passo con i tempi e con un calcio che sta accelerando sempre di più”.

Ancora un’importante novità in casa Spal dunque, quella rappresentata dalla sinergia con Paideia, per una società che sempre di più si sta dimostrando al passo con i tempi, ritagliandosi il ruolo di promotrice in prima persona non solo di calcio giocato, ma anche di valori sociali e comunitari in grado di formare, prima che calciatori professionisti, veri e propri uomini del futuro.

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