Attualità
27 Febbraio 2018
La segnalazione di un residente a Pontelagoscuro: "La derattizzazione chi la paga?". Il Comune annuncia l'incremento del servizio di pulizia

Topi tra i rifiuti abbandonati, “discarica a Pontelagoscuro”

di Redazione | 3 min

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“Abbandoni quotidiani di rifiuti di ogni genere a qualsiasi ora hanno trasformato la zona dedicata ai cassonetti in una discarica a cielo aperto, con tanto di topi che girovagano tra i sacchi dell’immondizia”. La segnalazione viene da un residente di Pontelagoscuro, più precisamente della zona di Ponte Vecchio, che da più di un anno segnala –  “ma la mia lamentela fino ad oggi è rimasta completamente inascoltata” – la situazione di sporcizia in via Ricostruzione derivata dall’introduzione delle calotte.

“La situazione si protrae inalterata da oltre un anno, da quando è stata introdotta la carta smeraldo, dal primo giorno e tutti i giorni – riferisce Ivan Orsatti -. Il problema è molteplice: igienico innanzitutto, perché dai sacchi abbandonati spesso mal chiusi escono rifiuti che imbrattano la strada, arrivano gli insetti e i ratti; fastidioso, perché d’estate i rifiuti sotto al sole puzzano; decoroso, perché la vista dei sacchi neri e l’asfalto perennemente imbrattato e unto dal percolato contraddice l’idea di uno spazio pubblico pulito e ordinato”.

“Ho sollecitato diverse volte Hera a porre rimedio ottenendo risposte che ritengo inaccettabili – racconta il residente -. Proprio la settimana scorsa, avvicinandomi ai cassonetti ho visto un topo uscire da uno dei tanti e soliti sacchi abbandonati. Ho chiamato immediatamente il numero evidenziando il grave problema igienico e mi è stato risposto che provvederanno a rimuovere i sacchi ma, per quanto riguarda i topi, mi è stato chiaramente detto che dovrò rivolgermi ad un impresa privata a mie spese”.

In realtà, l’operatrice del call center è caduta in errore. Abbiamo contattato l’assessore all’Ambiente Caterina Ferri per fare chiarezza: “Se i topi sono presenti in strada, vicino alle isole ecologiche, a causa dell’abbandono di rifiuti, la segnalazione viene girata a Ferrara Tua che interviene per la derattizzazione“.

Se l’amministrazione non era a conoscenza delle sgradite incursioni dei ratti, lo è invece per la situazione denunciata: “L’area di via Ricostruzione è una di quelle storicamente soggetta all’abbandono di rifiuti provenienti dall’altra sponda del Po – riporta Ferri -. Prima i cassonetti erano pieni per via dell’immondizia buttata da chi vive a Santa Maria Maddalena, poi il fenomeno è rimasto con l’attivazione delle calotte. Ecco perché questa zona di Pontelagoscuro, insieme a Corlo e Montalbano, sarà la prima dove installeremo le fototrappole“.

Per prevenire futuri ‘banchetti’ a prova di topo, “dal 19 febbraio è operativa una squadra Hera dedicata alla pulizia e disinfestazione delle piazzole intorno ai cassonetti – aggiunge l’assessore -. Si tratta degli operatori ecologici che prima si occupavano della raccolta di rifiuti abbandonati ma, ora che il fenomeno sta calando, si stanno concentrando sull’incremento della pulizia perché visto che è aumentata la raccolta differenziata è più facile che aumenti anche la sporcizia“.

“Dispiace molto pensare che proprio nella frazione di Pontelagoscuro, scelta come zona di sperimentazione, si siano verificate fin dall’inizio queste criticità, tra l’altro ben paventate già dagli abitanti del paese nella prima riunione pubblica tra Hera e la cittadinanza” riprende Ivan Orsatti che si chiede “perché non si sono risolti i problemi prima di estendere il servizio a tutta la città? Perché, se si tratta di una sperimentazione, non è stato nemmeno chiesto il parere della cittadinanza coinvolta?”.

Il residente boccia quindi la “sperimentazione” che, a suo dire, ha prodotto i seguenti effetti: “prima gli abbandoni erano sporadici e ora sono costanti, prima non c’erano ratti in strada e ora sì, prima il marciapiedi era in ordine e pulito e ora è sporco e unto, prima nei bidoni della carta e della plastica vedevo appunto solo carta e plastica mentre ora qualunque altra cosa; peggiorando la qualità della raccolta in quanto ‘inquinata’ da rifiuti non correttamente smaltiti. Il mio sesto senso mi dice che anche in bolletta avrò una sorpresa – chiosa Orsatti -; quella però la dovrò pagare comunque anche se il servizio lascia molto a desiderare”.

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