Tentato furto in un vivaio. Uomo arrestato dai carabinieri
Un uomo tenta un furto in un vivaio ma il figlio dei titolari lo segue indicando la posizioni ai carabinieri che riescono a intercettare così il veicolo su cui si stava dando alla fuga
Un uomo tenta un furto in un vivaio ma il figlio dei titolari lo segue indicando la posizioni ai carabinieri che riescono a intercettare così il veicolo su cui si stava dando alla fuga
Dopo la sentenza di primo grado con cui il gup Carlo Negri del tribunale Ferrara ha pronunciato l'assoluzione per i cinque accusati per le presunte tangenti tra i padiglioni della Fiera, nei giorni scorsi, la Procura ha deciso di ricorrere alla Corte d'Appello di Bologna per quanto riguarda la posizione dell'ex presidente Filippo Parisini, inizialmente prosciolto dal giudice dopo la richiesta di rinvio a giudizio, chiedendo ai giudici bolognesi di disporne il rinvio a giudizio
E' una replica che assomiglia molto a un'ammissione di colpa, quella che il Comune di Ferrara, attraverso il direttore generale Sandro Mazzatorta, invia come 'rettifica' al nostro quotidiano dopo l'inchiesta sui soldi dei ferraresi destinati all'emergenza Covid per l'ospedale di Cona. E' una nota nella quale, volontariamente o meno, il Comune conferma di essersi trattenuto il denaro delle donazioni
Adescava le sue vittime in stazione, chiedendo loro un passaggio in automobile o proponendo rapporti sessuali a pagamento, e poi le rapinava del portafoglio che tenevano nelle tasche posteriori dei pantaloni
Tragedia in zona Gad, dove una giovane donna italiana è stata ritrovata senza vita in un pianerottolo della Torre A del Grattacielo
Torna libero per ‘buona condotta’ Carlo Dedoni, l’uomo finito ai domiciliari dopo aver massacrato di botte il vicino di casa in via Rambaldi, Gian Roberto Luzi.
Dedoni – che insieme alla moglie deve affrontare una lunga sequela di procedimenti giudiziari per i rapporti a dir poco conflittuali con i vicini di casa – aveva patteggiato la pena a un anno di detenzione domiciliare con braccialetto elettronico. Già a ottobre aveva ottenuto un ‘allargamento’ delle libertà, con la possibilità di uscire dal domicilio per due ore al mattino, in modo da poter sbrigare le esigenze della vita quotidiana e cercare un lavoro. Una decisione, quella del tribunale di sorveglianza, che aveva gettato non poco sconforto nei vicini, che temevano – e temono – ripercussioni.
Da fine gennaio l’uomo è tornato in libertà, beneficiando della liberazione anticipata per aver sempre rispettato tutte le prescrizioni impostegli.
Oggi sarà di nuovo di fronte al giudice per la discussione nel processo che lo vede imputato insieme alla moglie (ieri dal giudice di pace per minacce nei confronti di una vicina) per molestie ai vicini, quello che l’avvocato di parte civile, Patrizia Micai, ha definito stalking di quartiere.
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