
Immagine d’archivio
La notizia del sequestro da parte della Polizia stradale di Altedo di 46 cuccioli di cane, ricoverati ora al Canile comunale di Ferrara, ha dato avvio a una gara di solidarietà per averne l’affidamento, con numerosissime visite e richieste, arrivate non solo dalla nostra provincia e regione, ma addirittura da tutta Italia e talmente pressanti da avere mandato in tilt la linea telefonica del Canile e creato non pochi problemi nella gestione quotidiana di tutti gli animali ospitati.
Per questo l’Amministrazione comunale ha ritenuto necessario dare qualche informazione che chiarisca alcuni aspetti e fare il punto su come si procederà per collocarli: prima di tutto va comunque premesso che i cuccioli non potranno essere affidati fino a quando non saranno completate le varie terapie veterinarie che, secondo il protocollo sanitario concordato con il Servizio Veterinario dell’Ausl di Ferrara, si sono dovute attivare per far fronte ad alcuni problemi da cui sono affetti, visto che non erano mai stati sottoposti ad alcuna profilassi (sverminazione, vaccinazioni, antirabbica, etc.).
Visto poi il numero esorbitante di richieste (ad oggi sono pervenute ben 400 mail), l’Amministrazione comunale – nominata dalla Procura della Repubblica custode dei cuccioli sequestrati – ha ritenuto importante stabilire alcuni criteri per gli affidamenti, così da consentire i controlli sugli animali (che, va sottolineato, per ora possono solo essere dati in affidamento e non in adozione) e la loro collocazione presso “soggetti terzi ritenuti idonei a garantire l’adeguata custodia degli animali” come prescritto dalla Procura, oltre naturalmente il loro benessere.
A tale scopo si darà priorità alle richieste di affidamento avanzate da persone residenti nel Comune di Ferrara e poi nel territorio della nostra provincia, quindi nei Comuni confinanti e, via via, in Emilia Romagna e a seguire nelle altre Regioni, secondo l’ordine cronologico di arrivo.
I “candidati affidatari” verranno prossimamente contattati e si procederà quindi – come viene peraltro fatto per tutti i cani del Canile – a raccogliere alcune informazioni di dettaglio, per verificare il possesso di alcuni requisiti minimi necessari per un affidamento adeguato e per il benessere dei cuccioli.
Un’ultima precisazione: poiché nell’atto di convalida del sequestro è stabilito che “non viene autorizzata nessuna spesa a carico dell’Erario”, l’acquisto dei numerosi farmaci necessari, degli oneri straordinari che le cure veterinarie e le profilassi dei cuccioli richiedono, non trova copertura nel budget della convenzione fra Comune e associazione Avedev che gestisce il Canile. Il Comune autorizzerà l’associazione a richiedere agli affidatari un rimborso delle spese vive che sosterrà e che potrà documentare.
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