Attualità
6 Dicembre 2017
I tifosi giallorossi espongono lo striscione nel match Roma-Qarabağ. Acad: "Porteremo Federico ovunque"

Il ricordo di Aldrovandi entra all’Olimpico

di Redazione | 2 min

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“Poche ore fa Federico è riuscito ad entrare”. Una frase lapidaria scritta dal padre Lino per dimostrare che, nonostante l’assurdo divieto che ha impedito ai tifosi spallini di accedere allo stadio con la bandiera di Aldrovandi, il suo ricordo può irrompere all'”Olimpico”. Lo dimostra lo striscione con impresso il volto di Aldro, appeso dalla curva giallorossa in occasione del match di Champions League Roma-Qarabağ che si è disputato martedì sera nella capitale.

Un bel segnale di vicinanza da parte dei tifosi della Lupa che, già nella precedente partita di venerdì contro i biancazzurri, avevano condiviso lo sdegno dei ferraresi scandendo più volte il nome di Federico durante i 90 minuti in campo. Il popolo spallino, invece, si ribellò in silenzio, evitando di cantare e sventolare bandiere nel settore ospiti contro una presa di posizione mal digerita e, soprattutto, non capita.

La protesta montata sul web – condivisa anche da Ilaria Cucchi, da sempre vicina a Lino Aldrovandi e Patrizia Moretti a cui aveva riservato un sincero abbraccio via social perché “senza di lui io non sarei mai arrivata fin qui: Roma è la mia città, ed io amo la mia città, ma io sto con Aldro” – portò l’Acad – associazione Contro gli Abusi in Divisa a “invitare tutta la collettività, a partire dalle tifoserie e dalle curve, oltre la propria fede e oltre i colori, ad esporre dove sia possibile l’immagine di Federico Aldrovandi con striscioni, magliette, foto, bandiere e qualsiasi mezzo ognuno ritenga più opportuno e ad accompagnare il tutto con l’hashtag #FedericoOvunque”.

I primi a portare ‘Federico ovunque’, oltre ai rappresentanti della Curva Ovest di Ferrara, sono proprio i tifosi giallorossi. “È solo l’inizio, ma è un grande inizio. Si comincia proprio dall’Olimpico, ieri sera” commentano i referenti dell’Acad, decisi a “non rassegnarci alla denuncia e al racconto: se non volevano Federico in una curva, Federico glielo faremo trovare ovunque”.

Da qui la proposta di “chiedere a chiunque di far apparire Federico in ogni luogo possibile delle nostre città, con la dignità e il rispetto che la famiglia Aldrovandi ci ha sempre insegnato. Sabato 9 dicembre e domenica 10 dicembre facciamogli vedere che non abbiamo dimenticato quello che hanno fatto a Federico, mostrando Federico ovunque, com’era da vivo. Non cancellerete la nostra memoria”.

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