Cronaca
20 Ottobre 2017
Sequestrate oltre 2 tonnellate di marijuana giunte via mare. Fermato uno dei corrieri, ma è "l'ultimo anello di un'organizzazione più grande"

Dall’Albania a Ferrara, la rotta del maxi traffico di droga

di Elisa Fornasini | 4 min

Leggi anche

Trovato morto nella sua auto, dove dormiva

Lì dentro mangiava, dormiva e passava gran parte del tempo. Fino ad oggi pomeriggio (mercoledì 1° maggio) quando qualcuno dalle roulotte che sostano in zona Rivana, lo ha visto accasciato a terra a due passi dalla sua minuscola casa

Bastoni nel bagagliaio dell’auto davanti al carcere. A processo tre persone

Due donne di 33 e 46 anni e un uomo di 42 anni, vicini all'area anarchico insurrezionalista, animalista e ai movimenti No Tav, sono finiti a processo in tribunale a Ferrara con l'accusa di aver portato, senza giustificazione, fuori dalla loro abitazione, due bastoni di legno, ritrovati dai carabinieri nel baule della loro automobile davanti alla fermata dell'autobus vicina al carcere di via Arginone

Auto distrutte e furti dietro la stazione

Arrivano da un lettore segnalazioni con foto di auto devastate e, a quanto è parso al lettore, anche saccheggiate dietro alla stazione, nel parcheggio di via del Lavoro

Chiuse le indagini sul massacro del Big Town

La Procura di Ferrara ha chiuso le indagini per l'omicidio di Davide Buzzi, il 42enne ucciso durante la serata del 1° settembre scorso all'interno del bar Big Town di via Bologna, mentre era in compagnia del 21enne Lorenzo Piccinini, dopo una violenta e tragica colluttazione con il 41enne Vito Mauro Di Gaetano, titolare del locale, e suo padre, il 70enne Giuseppe Di Gaetano

Il sequestro record di oltre due tonnellate di marijuana rientra nella “top ten” dei sequestri a livello nazionale. Ma è avvenuto “per caso” durante un servizio di controllo del territorio contro il bracconaggio e la pesca di frodo. Una bella sorpresa quando nei due furgoni sospetti non sono state trovate le “solite” reti abusive ma 90 grossi pacchi contenenti 2041 chili di marijuana e 10 chili di hashish, di cui 6 di fumo e 4 in liquido. Il valore della vendita al dettaglio supera i 20 milioni di euro.

La maxi operazione è avvenuta martedì sera, verso le 21, quando i carabinieri del servizio Biodiversità di Casal Borsetti (Ravenna), impegnati in un quotidiano servizio anti-bracconaggio a Lido di Spina, hanno notato i fari di due furgoni nascosti nella fitta vegetazione in prossimità degli stabilimenti balneari Le Piramidi e Jamaica. I militari hanno immediatamente intimato l’alt ai due mezzi (presi in affitto in Italia) che si sono dati repentinamente alla fuga.

Il tempo di avvisare la centrale operativa di Comacchio per chiedere i supporti che è partito l’inseguimento di uno dei due furgoni perché il primo mezzo è stato abbandonato quasi subito e gli occupanti sono scappati a piedi nella boscaglia. Il secondo ha proseguito la folle fuga su diverse strade sterrate, infrangendo la recinzione del Camping Village di Spina, disabitato dopo la fine della stagione balneare, se non presidiato da un custode. Qui i fuggitivi hanno abbandonato anche il secondo mezzo e hanno proseguito la fuga a piedi

La battuta di ricerca è proseguita tutta la notte nella “zona rossa” con il supporto di carabinieri in borghese che hanno stretto una morsa efficace intorno al perimetro. Fino a quando la mattina seguente, alle 8.30, a poche centinaia di metri dal campeggio, la pattuglia dell’Aliquota Radiomobile ha individuato un ragazzo sporco, con residui di sabbia bagnata addosso, graffiato su tutto il corpo come se avesse percorso strade piene di arbusti e rovi. E in effetti è andata proprio così.

Il giovane è stato identificato in R.R. – albanese di 19 anni, entrato in Italia da pochi mesi, irregolare sul territorio nazionale – e portato nel carcere di via Arginone dove il pm Tittaferrante ha convalidato il provvedimento di fermo di indiziato di delitto. Due le prove schiaccianti a suo carico: la carta d’identità dimenticata in uno dei due furgoni e le immagini di videosorveglianza che lo collocano sulla scena. Gli altri due o tre colleghi, più grandi ed esperti di lui, hanno fatto perdere le proprie tracce.

Il giovane trasportatore – nativo di Valona, porto importante per il traffico di stupefacenti dall’altra parte dell’Adriatico – rappresenta “l’ultimo anello della catena” di un’organizzazione molto più grande e complessa che traffica ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti via mare. I pacchi, infatti, sono stati trovati ancora umidi, sporchi di sabbia, legati con una corda, marchiati con lettere e simboli, e dentro ognuno di essi era presente un galleggiante per superare a pelo d’acqua la tratta dall’Albania.

Gli inquirenti ipotizzano che il carico fosse stato appena prelevato sulla costa del Ravennate e fosse di passaggio nel Ferrarese per raggiungere il mercato veneto e bolognese. Una rotta “in salita” ancora tutta da accertare: non si esclude che in zona sia presente un magazzino di stoccaggio o un grossista. Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni (e mesi) per stabilire la filiera a ritroso. Grazie ai ‘tag’ impressi sui pacchi, gli inquirenti sperano di risalire all’area geografica dove il prodotto è stato coltivato e confezionato.

Questa “miniera d’oro” della droga rappresenta una “piacevole sorpresa” per il vicecomandante del Comando Provinciale di Ferrara Andrea Firrincieli, il comandante del Reparto Biodiversità Punta Marina Giovanni Nobili, il comandante del Reparto Operativo di Ferrara Marco De Martino e il comandante della Compagnia di Comacchio Andrea Coppi – insieme ai  30 carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Ferrara, della Compagnia di Comacchio, del Nucleo Carabinieri Forestali dell’Ufficio Territoriale per la Tutela della Biodiversità di Casal Borsetti che hanno partecipato alle operazioni – che allargheranno le indagini per ricostruire le manovre di stoccaggio, importazione, esportazione, gestione a livello logistico e organizzativo che possano collocare la direttrice Ravenna-Ferrara come una più attuale rotta della droga.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com