Spal
23 Settembre 2017
Oltre 1500 tifosi partenopei tornano al "Mazza" dopo 13 anni. La storia della Curva

Spal-Napoli, sarà esodo azzurro

di Redazione | 3 min

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È una curva Est formato tutto esaurito quella che, nella serata di sabato, ospiterà i tifosi partenopei. Gli azzurri di Sarri, infatti, potranno contare su 1500 cuori provenienti da tutta Italia che torneranno a “ripopolare” il settore opposto alla Ovest a distanza di 13 anni (Spal – Napoli 0-0, 24 ottobre 2004, Serie C1).

Il match del “Mazza” sarà, dunque, l’occasione per confrontarsi con una delle tifoserie più calorose e numerose dell’intero campionato, uno spettacolo da vivere sul campo e sugli spalti.

La Curva B. Le origini del tifo organizzato a Napoli risalgono agli anni Sessanta, anche se la svolta organizzativa e d’aggregazione, all’interno del settore più caldo dello stadio, avverrà solamente nel 1972 con la fondazione del gruppo “Ultras della Curva B” (in seguito rinominato Cucb, Commando Ultras Curva B), da parte di Gennaro Montuori detto “Palummella”. Questi ultimi, oltre ad essere attivi sugli spalti e in campo comunicativo con la stampa di un giornale proprio e la produzione di una trasmissione televisiva, si impegnano nel sociale contro la violenza negli stadi. Basti pensare all’esposizione dello striscione storico “La violenza ci divide, il tifo ci affratella” al “San Paolo”.

Nello stesso periodo, inoltre, si formano gruppi di tifose come le “Ultrà Girls” e le “Ladies Napoli”, a dimostrazione di come la vita da stadio nella città partenopea riesca a compattare persone diverse, rendendo la squadra cittadina patrimonio di tutti.

A partire dagli anni Novanta, dopo l’addio alla curva di Montuori, la situazione all’interno del settore cambia profondamente: il Cucb smette di esistere e insieme ad esso tutti i gruppi minori che lo componevano.

Ad oggi, i maggiori movimenti organizzati presenti in curva B sono: i “Fedayn E.A.M. 1979” e gli “Ultras Napoli”. I primi, fondati nel 1979, condividono la mentalità della curva A e, proprio per ciò, sono stati invitati dai gruppi della curva opposta a traslocare senza, però, ottenere alcuna risposta positiva. La sigla E.A.M. significa “Estranei Alla Massa”. I secondi, invece, sono formati per lo più da tifosi che non facevano parte del Cucb a causa della differente visione ideologica filo societaria.

La Curva A. A differenza della curva B, la curva A è occupata da numerosi gruppi tra cui i “Mastiffs”, i “Vecchi Lions”, le “Teste Matte” (tifosi provenienti dai Quartieri Spagnoli), i “Sud”, i “Bronx”, i “Brigata Carolina”, il “Rione Sanità” e i “Fossato Flegreo”. La A è la curva, all’interno del “San Paolo”, maggiormente violenta e contestatrice. Per questo motivo i rapporti con l’altra curva, più pacifica e folkloristica, non sono ottimi e i tentativi di riconciliazione tra i due settori hanno sempre avuto esito negativo.

Rapporti. La tifoseria campana possiede un forte rapporto di gemellaggio con i supporter del Genoa (dal 1982, uno dei gemellaggi più anziani che il calcio italiano possa vantare), mentre, sentimenti di rispetto reciproco e amicizia si manifestano con i tifosi di Borussia Dortmund, Celtic, Lokomotiv Plovdiv, Palermo, Catania, Universitatea Craiova e Ancona.

Le sfide con Verona, Atalanta, Sampdoria (a causa del gemellaggio con il Genoa) e Juventus (motivi storici riguardanti la città), invece, sono le più sentite vista la grande rivalità esistente tra le formazioni e le città.

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