Cronaca
20 Luglio 2017
Dalla Corte d'Appello di Bologna due decisioni che potrebbero servire ai risparmiatori ferraresi

Da Lehman Brothers a Carife, due sentenze utili per gli azzerati

di Redazione | 2 min

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Due sentenze sulle obbligazioni Lehman Brothers che potrebbero essere di grande aiuto per i risparmiatori Carife.

Sono quelle che arrivano dalla Corte d’Appello di Bologna e che vede una famiglia di risparmiatori – seguita dallo studio Bdf degli avvocati Manes Bernardini (Bologna), Stefano Di Brindisi (Ferrara) e Giovanni Franchi (Parma) – avere la meglio sulla Cassa di Risparmio di Bologna.

La famiglia aveva perso i propri investimenti in obbligazioni Lehman Brothers. Proposte due cause civili contro la Cassa di Risparmio di Bologna, l’istituto che aveva alienato i titoli, il Tribunale di Bologna aveva respinto le domande, condannando i risparmiatori al pagamento di ingenti spese di lite. La Corte d’appello di Bologna con le sentenze n. 1639/17 e 1659/17 ha riformato nei giorni scorsi le appellate decisioni, ravvisando la nullità dei contratti generali d’investimento per non essere gli stessi stati sottoscritti dal legale rappresentante dell’istituto, e condannato quest’ultimo al rimborso del prezzo, dedotto quanto percepito dalla vendita delle obbligazioni, oltre interessi e spese di lite.

Ma non è questo il solo motivo per cui la Corte felsinea ha riformato le due sentenze del tribunale. Secondo i giudici la banca non ha dimostrato di aver comunicato ai clienti che quei titoli erano speculativi e rischiosi, come pure di averli informati, nel corso del rapporto, della perdita di valore che gli stessi stavano avendo, così dal consentir loro di venderli e di ridurre le perdite.

“Questioni di forma, al pari di quelle relative alla mancata comunicazione delle continue perdite di valore che le stesse stavano avendo – sottolinea l’avvovato Di Brindisi di Ferrara – che vengono costantemente in considerazione anche per le azioni delle quattro banche finite in default, ossia Carichieti, Banca Etruria, Banca Popolare di Ancona e soprattutto Cassa di Risparmio di Ferrara, per i possessori delle quali stiamo depositando diversi ricorsi, analoghi a quelli su cui si è pronunciata la Corte d’appello di Bologna”.

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