Sport
13 Maggio 2017
I 1900 tifosi in trasferta col cuore in gola per un finale da favola

Delirio biancazzurro anche a Terni

di Federico Pansini | 2 min

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Doveva, poteva finire solo così. Per chi ha vissuto la Spal, o almeno gli ultimi vent’anni di Spal, non poteva esserci un finale diverso. Arrivando al 94esimo, con il cuore in gola, con l’occhio ai telefonini, e al campo di Benevento. Con il gol dei campani che arriva all’ultimo respiro contro il Frosinone, e libera una sofferenza che si stava aggiungendo ad una serie infinita di appuntamenti mancati con un destino ingiusto, a tratti perfido.

E invece questa volta la Spal si regala un finale sì da batticuore ma ugualmente da favola. La Spal è in serie A e ci va perdendo, con un finale indimenticabile e una festa che esplode in maniera quasi incredula ma inarrestabile. Perché dal 95mo in poi è un misto di lacrime, cori, abbracci, baci.

La Curva Ovest dei 1900 viene premiata perché ci ha sempre creduto. Non solo a Terni. Non solo in serie B. Non solo in questo campionato. Da sempre, indipendentemente dalla categoria. Dai giocatori, dagli allenatori, dai fallimenti e dai lodi Petrucci. Oggi è il giorno dei giorni, è la festa che non conoscerà fine almeno sino alle prime luci dell’alba. Che coinvolge i giocatori, e poi mister Semplici, e poi Walter Mattioli, Francesco e Simone Colombarini, il digi Vagnati.

Tutti sotto la curva a Terni, a cantare, a saltare, a festeggiare. Ma soprattutto a darsi appuntamento in piazza a Ferrara, con una lunga carovana che si prepara a ripartire dall’Umbria, verso l’attesissimo arrivo a Ferrara dove squadra e tifosi presenti al ‘Liberati’ si sono già dati appuntamento per la notte. La notte più biancazzurra e più bella di sempre. La notte della Serie A.

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