Copparo
20 Marzo 2017
Ordinanza del sindaco Rossi dopo i sopralluoghi di Nas e Ausl: "Condizioni igieniche critiche"

“Gravi irregolarità nell’allevamento”, sequestrati oltre 4mila maiali

di Redazione | 2 min

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(immagine d’archivio)

Copparo. “Gravi irregolarità nell’allevamento e presenza focolaio di ‘Mal rossino'”. Sono questi, in sintesi, i motivi che hanno spinto il sindaco di Copparo Nicola Rossi a ordinare il sequestro sanitario di 4250 maiali all’allevamento “Agrifarm di Gasperini Maurizio e C.” situato a Saletta.

Il provvedimento è arrivato dopo le analisi dei carabinieri del Nas di Bologna e dall’Ausl di Ferrara che hanno rilevato le impietose condizioni in cui vivevano gli animali da ingrasso. In particolare, si legge nell’ordinanza, gli ambienti di stabulazione sono risultati essere “condizioni igieniche critiche e con aria con fortissimo odore ammoniacale, tale da essere irrespirabile”. Non solo, la lista delle irregolarità contestate è lunga: i maiali non erano divisi per categorie ma risultavano mescolati con altri animali, esposti dunque alla competizione alimentare e, per i più piccoli, alle possibili aggressioni da parte di quelli più pesanti; molti animali erano malati, la maggior parte dei suini presentava ferite – anche sanguinanti – generate dai morsi che in alcuni casi avevano asportato completamente una parte anatomica. Erano assenti recinti per il ricovero dei singoli animali malati, molti dei quali molto aggressivi proprio per la mancanza di spazi adeguati. Perfino alcune attrezzature di servizio per gli animali – come l’alimentatore automatico e la pala meccanica la pulizia dei ricoveri – sono risultate essere guaste.

Tutto questo ha portato – si legge sempre dall’ordinanza – a un indice di mortalità annuo superiore al 20% “che supera notevolmente i valori medi riscontrati negli allevamenti di suini della tipologia esaminata, che si situa intorno al 5%”.

Quattro suini, inoltre, presentavano evidenti segni di “Mal rossino”, una malattia che va obbligatoriamente segnalata e che è trasmissibile all’uomo soprattutto durante la macellazione e la lavorazione della carne.

Il legale rappresentante dell’azienda dovrà ora provvedere a ripristinare condizioni di salubrità nell’allevamento.

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