Argenta
8 Febbraio 2017
La richiesta della procura di Castrovillari depositata qualche giorno fa, fondamentali gli accertamenti tecnico-scientifici proposti dall'avocato Anselmo

Chiesta la riapertura delle indagini per la morte di Denis Bergamini

di Redazione | 2 min

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Argenta. La procura di Castrovillari (Cosenza) ha chiesto al giudice per le indagini preliminari la riapertura delle indagini sulla morte di Donato ‘Denis’ Bergamini e la riesumazione del cadavere dell’ex calciatore del Cosenza, morto in circostanze mai chiarite il 18 dicembre 1989 lungo la statale Jonica.

La decisione del procuratore Eugenio Facciolla è nata dalla valutazione degli atti consegnati dalla famiglia di Denis Bergamini e dall’avvocato Fabio Anselmo, oltre che da attività d’indagine proprie. La richiesta è stata depositata nei giorni scorsi e si basa sul ‘dubbio’ dell’epoca della morte del calciatore, se precedente o successiva alle lesioni al suo corpo procurate dall’investimento subito da un camion.

Finora i procedimenti giudiziari hanno avvallato l’ipotesi del suicidio: Bergamini si sarebbe buttato sotto il camion che passava lungo la statale 106, spiegazione che per la famiglia non ha mai avuto senso. Un’altra inchiesta sul ruolo dell’allora fidanzata Isabella Internò e del camionista Raffaele Pisano (rispettivamente per omicidio e favoreggiamento)  si era conclusa nel dicembre 2015 con l’archiviazione da parte del gip, su richiesta del pm.

Questa volta l’iniziativa dell’avvocato Anselmo – che ha trovato seguito nella richiesta di riapertura delle indagini – è volta ad accertare l’epoca della morte, anche a distanza di quasi 28 anni: a convincere il pm sono state probabilmente le dichiarazioni dei medici legali Vittorio Fineschi (La Sapienza) e Margherita Neri (Ferrara) consultati dall’avvocato e dai quali ha ricevuto una copiosa mole di documentazione scientifica sulla fattibilità – almeno in astratto – di un accertamento del genere, finora negata negli altri procedimenti.

“Sono molto soddisfatto – commenta Anselmo – adesso vedremo cosa accadrà”.

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