Interrogatorio di garanzia ieri mattina (giovedì 16 maggio) per il 57enne Alessandro Casolari e il 50enne Roberto Roma, i due arrestati e portati in carcere nei giorni scorsi dai carabinieri. Entrambi con l'accusa di rapina aggravata in concorso e sequestro di persona, mentre l'ex ultras dovrà anche rispondere di cessione di ordigni esplosivi senza licenza
Arriva una condanna per Amanda Guidi, la 31enne ferrarese accusata di omicidio volontario aggravato per aver soffocato e ucciso, nella nottata del 17 giugno 2021, all'interno della loro casa di via degli Ostaggi, il figlioletto di appena un anno che stava dormendo nel letto insieme a lei
Grazie a un servizio straordinario di controllo del territorio in zona Gad, svolto nella serata di ieri (mercoledì 15 maggio), la Polizia di Stato ha sequestrato marijuana e cocaina e denunciato due persone
"Ci eravamo rifiutati di lavorare perchè mancava il contratto". A parlare ieri (mercoledì 15 maggio) in aula, sentito come testimone, è stato un 29enne di nazionalità senegalese, tra gli operai impegnati a svolgere le operazioni di bonifica del focolaio di aviaria che scoppiò il 5 ottobre 2017 nello stabilimento Eurovo di Codigoro, dove gli inquirenti, coordinati dal pm Andrea Maggioni, avrebbero scoperto un vasto sfruttamento di manodopera di lavoratori stranieri
Sono il 57enne Alessandro Casolari, storico nome del Gruppo d'Azione e del movimento ultras di fede spallina, e il 50enne Roberto Roma, già noto alle forze dell'ordine, i due uomini finiti in manette e portati nel carcere di via Arginone dai carabinieri nella mattinata di lunedì 13 maggio, a seguito di un'inchiesta coordinata dal pm Ciro Alberto Savino della Procura di Ferrara
Anche il nuovo processo per l’omicidio di Paula Burci decreta due ergastoli per i suoi sfruttatori e aguzzini. Dopo sei ore e mezzo di camera di consiglio, la Corte d’Assise di Rovigo ha accolto le richieste del pm Davide Nalin e condannato Sergio Benazzo, 41 anni, idraulico polesano, e la sua ex compagna Gianina Pistroescu, coetanea romena, all’ergastolo con isolamento diurno di due mesi.
La massima pena detentiva nel processo bis per il brutale omicidio della povera 19enne, massacrata e bruciata nel 2008, è accompagnata da una provvisionale di 50mila euro, oltre al pagamento di 10mila euro di spese di giudizio e al risarcimento da quantificare in sede civile. I familiari della vittima – il fratello, le due sorelle e i genitori – si erano costituiti parte civile con l’avvocato Chiara Lazzari e hanno chiesto un milione e mezzo di euro a testa.
Al termine del processo l’avvocato Rocco Marsiglia, difensore della Pistroescu, si dice perplesso sulla “nebulosità del dibattimento” e parla di una “grande ingiustizia: da questa aula esce un verdetto che lascia senza nome almeno due degli assassini di Paula”, facendo riferimento alle tracce di dna rinvenute sotto le unghie della vittima e non ancora identificate.
In aula era presente anche il fratello di Paula, Aurelian, che si dichiara “soddisfatto per un piccolo di giustizia nei confronti di mia sorella”. Una ragazza picchiata selvaggiamente dai due – e da altri rimasti ignoti – perché voleva ribellarsi alla schiavitù della prostituzione in cui l’avevano costretta, vendendole un sogno che si è trasformato presto in un incubo.
Il gruppo si accanì contro di lei – probabilmente per non farla parlare -, picchiandola a mani nude, con un martello e un forcone, per poi dare fuoco al suo esile corpo e abbandonarla nella Golena del Po a Zocca di Ro, dove venne ritrovata il 24 marzo del 2008.
Benazzo e Pistroescu vennero condannati all’ergastolo in primo grado dalla Corte d’Assise di Ferrara, pena confermata anche in appello. Ma la Cassazione annullò tutto per l’incompetenza territoriale del tribunale di Ferrara, rinviando carte e processo a Rovigo e decretando la scarcerazione dei due imputati per decorrenza dei termini di detenzione preventiva. Benazzo e Pistroescu rimarranno a piede libero fino a una eventuale sentenza definitiva.
VIDEO: l’avvocato Rocco Marsiglia commenta la sentenza
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