Attualità
1 Febbraio 2017
Scala di priorità per intervenire con asfaltature e segnaletica nei punti più critici

Manutenzione strade, arriva la ‘mappa’ delle urgenze

di Elisa Fornasini | 3 min

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Per sistemare le strade provinciali servirebbero 40 milioni, 14 milioni solo per i guard rail e altri 800mila per la segnaletica. E invece la Provincia arranca in difficoltà di bilancio sempre più evidenti e può spendere poche centinaia di migliaia di euro per gestire una rete stradale lunga 850 chilometri.

Per stabilire una scala di priorità degli interventi, gli uffici tecnici hanno redatto una mappatura della viabilità. Numero di incidenti, stato manutentivo e traffico giornaliero sono stati i coefficienti incrociati per individuare i punti di maggior criticità (evidenziati in rosso) in cui intervenire urgentemente e quelli che invece possono aspettare.

La gravità maggiore è stata riscontrata nello ‘screening’ della segnaletica dove imperversa il colore rosso. Va un po’ meglio per le asfaltature dove il degrado delle pavimentazioni regna solo su sette strade: strada di Correggio (sp 67), Passo Segni Correggio (sp 22), strada Ferrara-Consandolo (sp 65), Tresigallo-Jolanda (sp 28), Copparo-Codigoro (sp 16), Alberelli (sp 71) e Mondonuovo (sp 79).

Da qui si partirà per i lavori. In attesa dei 480mila euro stanziati dalla Regione nel 2016, ma non ancora arrivati nelle casse dell’ente del Castello, sono stati investiti 750mila euro, finanziati dal fondo straordinario dello Stato per la manutenzione stradale. Le procedure di gara sono già terminate e i cantieri potranno partire in primavera.

“In un momento di risorse ridotte, sia per il personale che per il bilancio, se non si fa una gerarchia degli interventi si rischia di essere preda del cittadino che urla più forte e non delle operazioni oggettivamente più urgenti per la sicurezza” ammonisce il presidente della Provincia Tiziano Tagliani che si dice veramente preoccupato perché “i soldi a disposizione sono infinitamente pochi rispetto a quelli necessari” e la situazione non migliorerà, anzi, “il futuro è ancora più precario”.

E così si ricorre alle soluzioni ‘tampone’ come “l’imposizione dei limiti di velocità inferiori a 90 km/h dove lo stato del manto è in precarie condizioni ed è impossibile intervenire” spiega il responsabile del servizio Lavori pubblici Massimo Mastella. Un altro esempio? Si ricorre alla semplice asfaltatura dove servirebbe il consolidamento del fondo stradale perché sistemare un km di manto stradale costa 50mila euro, mentre per consolidare il sottofondo si sforano i 400mila euro.

I problemi non finiscono qui. Anche i 18mila alberi e piante a bordo strada hanno bisogno di continua manutenzione e potature ma le risorse continuano a non essere sufficienti. Unica nota positiva è che la Provincia ferrarese ha a disposizione dei cantonieri che si occupano di chiudere le numerose buche e di tagliare l’erba senza doversi sempre rivolgere a ditte esterne. “Quando possiamo, facciamo i lavori in casa per risparmiare” ironizza Tagliani.

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