“Le arti dell’illusione”. E’ questo il titolo del convegno internazionale che si terrà da oggi, mercoledì 14 alle 14.30, a venerdì 16 dicembre alle 14 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Economia e management (via Voltapaletto, 11), organizzato da Patrizia Castelli, docente di Iconografia e Iconologia del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Ferrara.
Inaugurato e concluso da un ciclo di proiezioni cinematografiche organizzate dall’associazione studentesca Tana Libera, che si terranno martedì 13 dicembre e 20 dicembre dalle 14 alle 19 presso l’Aula Magna del Dipartimento, il convegno ha come obiettivo principale di illustrare diversi aspetti dell’illusione grazie ai numerosi relatori di diverse aree disciplinari: dalla storia e la filosofia, alla medicina e neurofisiologia, dall’economia e l’iconologia alla storia dell’arte e del teatro.
“Il termine ‘illusione’ – ci spiega Patrizia Castelli – significa «proiezione in ambito immaginario di elementi che non troveranno corrispondenza nella realtà contingente». L’illusione si può anche intendere come percezione falsata da un errore dei sensi o della mente. L’illusionista, colui che esercita l’arte dell’illusione, è anche abile nell’arte dell’incantare: un ciarlatano che da sempre si esibisce davanti ad un pubblico ignaro, attonito e spesso ottuso. Nelle piazze si presentavano venditori di elisir che promettevano la guarigione e, mediante amuleti, anche facili guadagni. La bacchetta magica e la virgula divinatoria (bacchetta idromantica) sono strumenti che oscillano tra pratiche magiche e pseudo-scientifiche, ora condannate ora difese da teologi, filosofi e scienziati”.
“L’aspirazione degli uomini di mettersi in contatto con l’aldilà è presente dalla remota antichità, ma viene fatta oggetto di una discussione nel mondo moderno che coinvolge soprattutto scienza, filosofia e religione – prosegue Castelli -. Così l’alchimia, anche questa condannata fin dall’antichità come scienza perversa, trova un suo significato e una sua spiegazione ed appare anche alla base di illusori guadagni. Gli alchimisti ricoprono un ruolo significativo nei traguardi che si prefiggono i governanti i quali guardano con interesse alle ‘scienze esoteriche’ anche come ad un mezzo concreto su cui basare nuove conquiste. Le illusioni sono inoltre elemento sostanziale delle arti. Ciò che appare illusorio, magico e inquietante in un periodo storico non lo è più in quello successivo, quando si ha una piena comprensione scientifica dei fenomeni, come chiaramente scrisse Campanella. Ma l’illusione è ben presente in aree diverse da quelle a cui sembra appartenere: economia, medicina, logica e neuroscienze offrono la possibilità di gettare luce su questo aspetto nella contemporaneità”.
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