di Silvia Franzoni
Italo fermerà in città a partire dall’11 dicembre, e questa non è un’esclusiva: l’annuncio è di qualche settimana fa e ha già suscitato, com’era prevedibile, entusiasmi e rimostranze. Ma è la conferenza in Camera di Commercio ad aver battezzato definitivamente l’arrivo dell’alta velocità a Ferrara. I vertici dell’azienda Nuovo Trasporto Viaggiatori (Ntv), di cui Italo è il servizio di trasporto ferroviario, arrivano con un’ora di ritardo – “scusate, hanno preso Trenitalia” si ricorda al microfono per ingannare l’attesa – e il loro entusiasmo li precede: “questa è una di quelle giornate belle davvero”.
L’entusiasmo traspare già dalle parole del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani – che parla di un “indubbio volano per l’economia” – e da quelle dell’assessore alla Mobilità della Regione Emilia Romagna Raffaele Donini, che presenta la ‘scommessa’ di Italo come “coraggiosa e intraprendente”. I dati della mobilità media in Italia registrano un incremento significativo, tanto che si considera il “trasporto ferroviario come prospettiva per il Paese: l’Italia compete nel mondo solo se è più corta”, chiosa Donini facendo il verso a John Maynard Keynes che nel 1933 scriveva della necessità di “riammodernare la rete ferroviaria nazionale perchè l’America viaggi verso la prosperità”. Ma per Francesco Fiore, direttore Strategia e Sviluppo del Prodotto Ntv, la scommessa di cui sopra “è già vinta, perché siamo sicuri Ferrara ci darà soddisfazioni”.
La città estense è rimasta dietro i finestrini di Italo per quattro anni. L’azienda Ntv collega Venezia dal 2012, passando per Ferrara senza potersi fermare. L’impedimento era di ordine “infrastrutturale, perché i nostri treni – spiega Fiore – presuppongono per la fermata una banchina rialzata”; è l’innalzamento del marciapiede, insomma, ad aver permesso che Italo approdasse a Ferrara. Dall’11 dicembre i treni color amaranto si fermeranno in città quattro volte al giorno: alla banchina, in partenza verso le altre città del network, si troveranno i servizi verso Venezia S. Lucia (con fermate intermedie a Padova e Venezia Mestre) alle 12.59 e alle 18.59; per Roma Termini (con fermate intermedie a Bologna Centrale, Firenze S.M.N e Roma Tiburtina) ci sarà il treno delle 9.59 e per Napoli Centrale quello delle 16.59 (con fermate intermedie a Bologna Centrale, Firenze S.M.N, Roma Tiburtina e Roma Termini). Per i biglietti non è ancora disponibile un range di prezzo: “ci sono molte variabili, cambiamo prezzi 2/3 volte a settimana”, fanno sapere.
“L’Emilia Romagna è la nostra palestra, ha caratteristiche uniche ed è un crocevia tra il Nord e il Sud: sperimentiamo qui – confessa Fiore – le nostre iniziative”. Proprio in Regione è stato avviato il progetto Italobus, il servizio di trasporto intermodale rotaia-gomma che permette di proseguire il viaggio dalla stazione alta velocità di Reggio Emilia (ora anche da Milano Rogoredo verso Bergamo e da Salerno verso Potenza, Matera e Taranto) verso Modena, Parma, Cremona e Piacenza. “Gli orari delle prossime fermate in città sono idonei – presenta Marco de Angelis, direttore vendite Ntv – per possibili implementi di Italobus anche a Ferrara”, magari verso Comacchio o verso Cento. Ma questo è solo il punto di partenza.
Per la seconda metà del 2017 Ntv ha già annunciato che entreranno a regime 12 nuovi treni che porteranno la flotta dai 25 Agv attuali a 37 unità. E il margine di ampliamento del network e delle frequenze è significativo se si pensa che, ad oggi, Italo assicura 56 servizi giornalieri, collega 16 stazioni e ha un numero di passeggeri trasportati bel 2015 di oltre 9 milioni. “A parità di flotta, sappiate che nel 2014 erano 6 milioni e per il 2016 viaggiamo sulla doppia cifra”. I dodici nuovi treni andranno ad implementare anche la frequenza verso Venezia, “e ne gioverà Ferrara”.
“Siamo piccoli e siamo versatili”: sceglie questi termini Antonella Zivillica (direttore Relazioni Esterne e Stampa) per presentare l’azienda che è il primo caso europeo di società privata attiva nel settore del trasporto ferroviario ad alta velocità. Il mercato è poco dinamico ma fortemente concorrenziale, “e questo spinge noi e i nostri competitors al continuo miglioramento dei servizi e dell’offerta”, commenta Fiore. I biglietti di Italo, ad esempio, “costano tra il 7 e il 10% in meno di quelli del competitor – precisa de Angelis – ma non siamo una azienda low cost, è marketing, noi dobbiamo farci conoscere”.
Italo però non vuole essere soltanto un treno. Ha investito in partnership commerciali e marketing territoriale perché “vuole essere un mezzo per collegare tutte le città d’arte d’Italia”. Si leggono in quest’ottica i servizi temporanei – come quelli estivi nel Salento – o in particolari fasce orarie, in concomitanza ad eventi particolari. A Ferrara, l’obiettivo, è quello di replicare esperienze già collaudate “e sul mercato su gomma si può giocare una partita interessante”, propone dalla Sala Matteo Ludergnani, presidente Visit Ferrara. “Auspico una collaborazione con gli operatori privati già attivi sul territorio”, fa sapere Diego Benatti, direttore Cna provinciale. Le parti lasciano dunque intendere di avere tutta la voglia e l’interesse di rendere vincente la scommessa di Ntv: si potrebbe cominciare puntando 28,5 euro, il prezzo del biglietto Ferrara-Roma che inaugurerà la tratta l’11 dicembre.
In conclusione è intervenuto il vicepresidente della Camera di Commercio Giulio Felloni, presidente di Ascom Confcommercio: “respiriamo a Ferrara un’aria di maggiore fiducia e collaborazione è importante che associazioni istituzioni ed Italo si mettano attorno allo stesso tavolo per proposte operative concrete che vadano a valorizzare l’intero territorio”.
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