di Marcello Celeghini

“Nel futuro ci sarà sempre più bisogno di cooperazione”. Ne è convinto il professor Stefano Zamagni, economista e ordinario dell’Università di Bologna, intervenuto al convegno di Confcooperative dal titolo “L’impegno delle cooperative nei confronti delle comunità”. Il convegno aveva lo scopo di stimolare una riflessione sul 7° Principio Cooperativo,  ovvero quello che indica come obiettivo quello di far sì che le cooperative generino un valore aggiunto per le comunità in cui sono inserite.

Anche il mondo cooperativo ha sofferto molto i colpi della crisi, però, laddove c’erano cooperative al loro interno coese, ha saputo essere resiliente e, ora, riesce a rilanciarsi. Molte cooperative però si sono anche snaturate, finendo per divenire delle imprese capitalistiche, proprio quelle che, secondo il professor Zamagni, hanno risentito più della crisi economica. “A chi mi domanda se avrà futuro la cooperazione e se non finirà per essere omologata alle imprese di capitali, io rispondo in maniera affermativa. Il futuro del mondo cooperativo sarà più roseo di quello che si può pensare- rivela il professore-. Gli studiosi che dicono il contrario sbagliano l’analisi e hanno torto marcio. Questo perché la domanda di libertà positiva, la libertà del fare gruppo per intenderci, crescerà esponenzialmente. Le forme di impresa capitalistica non possono dare risposte a questo bisogno. A dimostrazione di ciò – prosegue Zamagni – è il fatto che molte imprese capitalistiche americane stanno andando sempre più verso il modello cooperativo adottando il ‘benefit corporation’. Altro fattore positivo è che la forma cooperativa è il miglior antidoto contro le disuguaglianze. Non basta più infatti la libertà del lavoro, ma occorre sempre più libertà nel lavoro”.

Nella prima parte del convegno si è parlato anche di tematiche più inerenti all’ambito locale del mondo cooperativo ferrarese. Nei saluti iniziali, il presidente di Confcooperative Ferrara, Roberto Crosara, ha tracciato le linee da seguire per l’associazione. “Il valore aggiunto di molte delle nostre cooperative è senza dubbio la loro coesione associativa che, nonostante la crisi abbia colpito un pò tutti i settori, ha permesso di superare molte difficoltà. Altro capitolo importante per la nostra associazione è quello riguardante la possibilità di aggregarsi o collaborare con le altre associazioni dei territori limitrofi – spiega Crosara -. Confcooperative Ferrara non si tirerà indietro da questa discussione, ma se ne parlerà quando ci saranno le condizioni. Ora la nostra associazione ha le spalle robuste per andare avanti da sola”.

Discorso condiviso anche dal presidente della Provincia, Tiziano Tagliani. “La cooperazione va vissuta nella quotidianità non deve essere solo una erogazione di un servizio. Una cooperativa deve fare cultura, deve riuscire a coinvolgere la società nei propri ideali”.

A margine del convegno si è poi svolto un momento dedicato alle cooperative stesse con la premiazione di Ageste, Cafa, Il Germoglio, Ottantuno e Serena che proprio quest’anno hanno festeggiato importanti anniversari.