Cronaca
6 Novembre 2016
Un gruppo di risparmiatori azzerati a Firenze: "Quanto accaduto è colpa del governo"

“No salva banche” manifestano contro Renzi, cariche della Polizia

di Redazione | 1 min

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Sentenza Fiera. La Procura ricorre in Appello

Dopo la sentenza di primo grado con cui il gup Carlo Negri del tribunale Ferrara ha pronunciato l'assoluzione per i cinque accusati per le presunte tangenti tra i padiglioni della Fiera, nei giorni scorsi, la Procura ha deciso di ricorrere alla Corte d'Appello di Bologna per quanto riguarda la posizione dell'ex presidente Filippo Parisini, inizialmente prosciolto dal giudice dopo la richiesta di rinvio a giudizio, chiedendo ai giudici bolognesi di disporne il rinvio a giudizio

WP_20160728_20_44_04_Pro (800x449)C’erano anche alcuni membri delle associazioni “Vittime del salva banche” e “No salva banche” a Firenze per manifestare contro Matteo Renzi, nel giorno della sua presenza alla Leopolda.

I manifestanti, che hanno tentato di avvicinarsi alla kermesse dei dem nonostante l’autorizzazione negata dalla questura, sono stati caricati dalla polizia e ci sono stati alcuni scontri, con esplosioni di fumogeni e bombe carta e lancio di oggetti contro le forze dell’ordine.

I “No salva banche” si esprimono in maniera molto dura su quanto accaduto: “Come già successo per la nostra manifestazione lo scorso 22 ottobre a Pontassieve, anche oggi a Firenze con un protocollo ministeriale è stato vietato il corteo – affermano in una nota -. Nessuno evidentemente deve disturbare il governo, le banche e i poteri forti di questo paese, soprattutto in vista del referendum. La responsabilità di quanto accaduto va attribuita al governo Renzi. Il corteo alla fine è stato conquistato, mentre un gruppo di risparmiatori ha provato a dirigersi verso la Leopolda, dove sono stati fermati e respinti”

“Come già successo a Pontassieve – conclude il gruppo – è chiaro che il governo e le banche hanno paura innanzitutto della verità che portiamo, quella di tanti no e del no dei risparmiatori espropriati che vogliono che venga restituito il maltolto”.

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