Gli operai lavorano, i grandi manager guadagnano
Nelle fabbriche, nei cantieri, nei magazzini e negli impianti industriali, ci sono operai che continuano ogni giorno ad aiutare l’economia reale
Nelle fabbriche, nei cantieri, nei magazzini e negli impianti industriali, ci sono operai che continuano ogni giorno ad aiutare l’economia reale
Non che sia contento, ma a volte la scuola perde e non dovrebbe essere così
Dal blog Faccio il Sovversivo 2.0: "Per quanto tempo ancora andrà avanti il massacro di Gaza?"
Come spiegare ai colleghi metalmeccanici che non dobbiamo fare una guerra contro chi difende i diritti dei lavoratori? Fino a che punto ci si può spingere pur di mantenere il proprio posticino di “potere”? Dipendenti che non scioperano pensando di essere salvi dai...
Che la classe operaia abbia una crisi esistenziale non lo dico io, è un dato di fatto. Basti pensare che per la vertenza del 2013, quando ancora i social non invadevano le nostre menti come adesso, una sera mi alzai da tavola per andare in una sede di partito a pochi passi da casa, presi la parola e dissi che la nostra BERCO stava per affondare e che, secondo me, il pericolo di scontri sociali tra di noi era molto vicino
Berco…e si ricomincia…
360…365…311…224…107…2…34…numeri, numeri, numeri, 1640 esseri umani che devono per forza diminuire, perché non si raggiungono gli utili, non si raggiungono gli obiettivi, non si raggiunge niente.
Berco apre la procedura di mobilità disdicendo il contratto aziendale.
Credetemi, tutto questo è avvilente pensando al lavoro che svolgo ogni benedetto giorno al reparto sabbiatura ricambi: rulli grezzi e temprati, alberi, supporti, settori, maglie, cilindri, ruote dentate, parte anteriore, suole, perni, flange e forcelle tutte da sabbiare.
Eppure sembrava fosse cambiato qualcosa, gli investimenti fatti non sono stati di poco conto, partendo dall’amministrazione comunale e finendo con i milioni di euro che thyssenKrupp stessa ha investito per far sì che si potesse arrivare a dei traguardi importanti.
Vorrei vedere nel dettaglio tutte le manovre che si sono fatte in questi tre anni, così, anche solo per curiosità.
Va bene il questionario “we”, gli incontri con il board, ma poi?
Certo è che qualcosa è andato storto, forse i mercati? gli investimenti sbagliati? Operai, impiegati o dirigenti che hanno svolto il proprio compito in modo non professionale?
Sta di fatto che il presente parla chiaro: paura, angoscia e tormento sono le sensazioni che sopraggiungono in questi momenti.
Adesso l’importante è trovare un accordo chiaro e ragionevole, sia per i posti di lavoro che per il futuro della nostra Berco.
Dal profondo del cuore spero vivamente che nessuno si senta escluso dal poter essere messo in mobilità, perché se così non fosse sarebbe molto preoccupante e pericoloso.
La frase che sto per dire può far sorridere o piangere alcuni miei colleghi e certi dirigenti, ma dobbiamo ricordare all’infinito che…
LA BERCO SIAMO SEMPRE NOI!!!
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